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Elezioni - Storace per Meroi - Fotocronaca
"Fini? se non si ferma, arriva al Pd"
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 13 marzo 2010 - ore 3,00

Storace a Viterbo
- Il voto utile? Alla Destra. Il partito di Storace ci ha impostato lo slogan per la campagna elettorale e ieri il segretario nazionale è arrivato nella Tuscia.

Una full immersion di un giorno in giro per tutta la provincia, lui che sta andando da un capo all'altro dell'Italia. Tanto che nell'incontro di ieri pomeriggio in un albergo del capoluogo, Francesco Storace ha avanzato una richiesta che somigliava molto a una supplica verso Marcello Meroi, candidato alla presidenza della Provincia: “Ti prego, vinci al primo turno, non ce la faccio a fare altre due settimane di campagna elettorale per il ballottaggio”.

Meroi ha promesso d'impegnarsi al massimo. “Dal 29 aprile puoi andare in vacanza”. Per non deludere l'amico Storace. Che dal canto suo, promette il massimo appoggio al candidato Pdl in Provincia, seppure la lista della Destra nella Tuscia ha incontrato difficoltà. Esclusa. “Noi saremo con Meroi comunque – osserva Storace – non lavoriamo per ottenere posti”.

E dal pubblico un militante che era in lista, ribadisce il concetto: senza chiedere nulla. “Va bene, ma non esagerare”, lo frena ironicamente Storace. Il leader della Destra è un po' stanco, ma particolarmente motivato. La conquista della Regione è la sua battaglia. Una rivincita. Il suo partito può fare bene e lui lo sa. Anche per l'assenza del Pdl.

“Girando per la provincia di Viterbo – spiega – sono stato a Civita, incontrato aziende del distretto ceramico, Coldiretti, il settore della sanità. Ancora tutti ricordano i miei provvedimenti da governatore. I cinque anni successivi sono stati un deserto”.

L'avversario da combattere è Emma Bonino. “La sua sarebbe la vittoria di una cultura devastatrice. Chissà come difenderà la sanità, lei che voleva abrogare con un referendum il servizio sanitario nazionale”.

Sanità, nota dolente. In questi anni si è molto parlato del buco lasciato proprio dallo stesso Storace.

“Ricordo che già nel 2006 Marrazzo fu commissariato da Prodi per debiti suoi nella sanità - sostiene Storace - io sono orgoglioso d'avere firmato cambiali per aprire ospedali, loro li hanno chiusi. Solo che di queste cose parlano sempre quando io non ci sono”.

Storace è un fiume in piena e ne ha per tutti. Casini: “Dice sempre quello che pensa, ma sarebbe meglio che pensasse a quello che dice”. Fini: “Prima è andato nel Pdl, ora se non si ferma finisce nel Pd”. Alla candidata per la Regione, Roberta Rossetti, che corre mettendoci la faccia: “Hai un bel vantaggio rispetto a noi”.

Quindi lancia le sue proposte, dal mutuo sociale alla carta senior “E un welfar regionale che non ci faccia sentire stranieri in patria”.

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