Enrico Panunzi

- Incontri con la popolazione e i comitati di quartiere, giro per i mercati, colloqui con gli esponenti dell’associazionismo: il tour di Enrico Panunzi prosegue a ritmo serrato.

Il candidato Pd alla carica di consigliere regionale ha fatto visita sabato mattina al comitato di quartiere di Pianoscarano, arrivando poi fino a San Pellegrino.

Subito dopo, al mercato rionale del Carmine, dove si è intrattenuto con gli abitanti. Le problematiche del Carmine, uno dei quartieri più popolosi di Viterbo, Panunzi le conosce bene: da presidente dell’Ater si è adoperato per migliorare le condizioni degli alloggi di edilizia popolare, favorendo tra l’altro l’apertura degli sportelli territoriali per l’utenza.

A Pianoscarano e San Pellegrino, invece, si è parlato soprattutto di turismo.

Panunzi ha illustrato le sue linee programmatiche, anche in previsione dell’incontro della prossima settimana con l’assessore regionale Claudio Mancini: “A Viterbo nel 2008, secondo gli ultimi dati disponibili dell’Eures, c’è stata una flessione degli arrivi – meno 1% - e soprattutto delle presenze, calate del 10%. Il Lazio, con 13,2 milioni di arrivi e 34,4 milioni di presenze, si colloca al terzo posto in Europa dopo la regione di Parigi e di Londra: ovviamente la parte del leone la fa Roma, noi dobbiamo essere in grado di mettere in campo iniziative legate al nostro immenso patrimonio tali da attrarre una parte di quel flusso. E luoghi medievali come questi candidano Viterbo ad essere una vera città turistica d’Europa”.

Nel Viterbese il turismo, con circa 700 imprese (tra esercizi ricettivi, agenzie di viaggio e tour operator) e 6mila addetti (secondo le stime più attendibili) rappresenta, dopo i servizi e il commercio, uno dei principali comparti occupazionali della regione. E in termine di imprenditorialità il settore risulta molto dinamico, ma, ha osservato Panunzi, “si può e si deve fare molto di più.

La Tuscia ha tutti gli strumenti per decollare in questo campo e la Regione, qui come in altri settori, gioca un ruolo strategico in quanto a risorse e promozione integrata del territorio, ruolo che peraltro ha ben interpretato negli ultimi cinque anni. La nostra offerta turistica si inserisce in un regime di grande competitività, è vero, ma con la collaborazione tra istituzioni si può fare molto”.