Riceviamo e pubblichiamo - Mi consenta, signor direttore, di esprimere attraverso le pagine del suo apprezzato giornale un sentito ringraziamento al dottor Brenci, primario della divisione di medicina presso l’ospedale di Acquapendente, ed a tutta l’équipe medica e paramedica per l’opera prestata nei confronti di mia suocera colpita da una grave coronaropatia.

La premura e la professionalità che tutti hanno dimostrato non mi hanno colto di sorpresa perchè già in passato ho avuto modo di apprezzarle in occasione dei molteplici ricoveri di mia madre colpita da edema polmonare acuto.

Quando si nota nei confronti di persone care, ancorché novantenni, tanta sensibilità, gentilezza e impegno per la risoluzione di gravi forme patologiche sarebbe ingeneroso astenersi dal dimostrare pubblica gratitudine nei confronti di professionisti seri e coscienziosi.

E’ vero che la nostra sanità locale necessita di colmare lacune strutturali, funzionali e morali ma è altrettanto vero che là ove esiste l’impegno e la serietà degli operatori a tutti i livelli le cose funzionano e offrono le giuste risposte alle aspettative degli utenti: questo è il caso del piccolo e isolato ospedale di Acquapendente.

Al sindaco di Acquapendente, al direttore generale della Asl di Viterbo Adolfo Pipino, rivolgo l’appello per un fattivo sostegno verso una struttura che pur tra difficoltà di personale e mezzi svolge attività di alto livello professionale e di elevato valore sociale.

Grazie per l’ospitalità.

Roberto Grifoni