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Elezioni regionali - Battistoni (Pdl) bacchetta la candidata alla presidenza
"Sanità, la Bonino non sa quello che dice"
Viterbo - 15 marzo 2010 - ore 17,30

Riceviamo e pubblichiamo - Le dichiarazioni di Emma Bonino in tema di sanità sono stupefacenti.

L'ultima, poi, è veramente clamorosa: per ripianare il debito della sanità nella Regione Lazio secondo la candidata della sinistra bisogna ridurre la spesa ospedaliera di almeno 10 punti in percentuale.

Ancora tagli quindi. Ecco che cosa propone, per l’ennesima vola, il centrosinistra all’elettorato della Regione Lazio e a quello viterbese in particolare: stringete la cinghia. Liste d'attesa infinite? Non importa.

Chiusura degli ospedali? Non importa. Taglio dei posti letto nelle strutture di riabilitazione e lungodegenza? Chissenefrega! Tutto in nome di una territorializzazione che dovrebbe prevedere l'assistenza domiciliare di pazienti malati gravi.

Chi lo sa se Emma Bonino e i suoi compagni si sono mai fatti un giro, ad esempio, presso la lungodegenza ad alta intensità di Villa Immacolata... Chissà se hanno mai visto in faccia uno di quei pazienti che giacciono in coma vigile (ovvero capaci di intendere e di volere in respirazione spontanea o parzialmente assistita, ma che necessitano di un'assistenza globale alla persona).

Forse Emma Bonino e compagni meditano per queste persone una rapida estinzione, magari favorendo leggi e norme che ne regolamentino l'eutanasia. Nel frattempo però queste persone, perchè parliamo di persone e non di pezzi di carne abbandonati su un letto, hanno bisogno di essere accudite. Come potranno le loro famiglie assistere pazienti così complessi a casa se non a fronte di un impegno economico imponente sia da parte della collettività che da parte delle singole famiglie?

Parliamo di letto antidecubito, materiali di uso infermieristico come cateteri vescicali, cateteri venosi per pazienti che non hanno accessi venosi periferici, materiali per medicazioni, trattamento delle piaghe da decubito con medicazioni avanzate, gestione delle urgenze cliniche con personale infermieristico e medico in pronta disponibilità, alimentazione particolare con pompe a infusione continua, pulizia della persona per un'igiene che in casi come questi è il presupposto per evitare l'insorgenza di infezioni, indagini diagnostiche urgenti come radiografie, ecografie, risonanza megnetica, Tac, ecocolordoppler, esami ematici urgenti, consulenze specialistiche anestesiologica, cardiologica, oculistica, otorinolaringoiatrica, diabetologica, angiologica, pneumologica, dietistica, chirurgica, chirurgico vascolare, endocrinolgica, infettivologica, psichiatrica, supporto psicologico…

Questo solo per citare alcune necessità di questi pazienti. Il tutto ovviamente parcellizzato e moltiplicato per ogni singolo utente.

Eppure Emma Bonino dice che cure di questo tipo si possono fare a casa! Forse a casa di un qualche parlamentare suo amico, che guadagna fior di migliaia di euro al giorno, ma non cero a casa di una persona qualsiasi, dei cittadini comuni. Guardiamo in faccia la realtà e ignoriamo le ipocrisie.

Il debito della sanità del Lazio non si può risolvere così (anzi, con la proposta della sinistra si rischierebbe di incrementarlo notevolmente, cambiando le voci di spesa ma con un risultato disastroso), ma attraverso un'attenta razionalizzazione dei costi, come è possibile ottenere per esempio tramite l'accorpamento delle Asl omane, attraverso un efficiente apparato di prevenzione, tramite la centralizzazione degli uffici acquisti e la sburocratizzazione delle Asl.

Di contro, nel nostro territorio è improponibile pensare che strutture come quella  che ho citato, Villa Immacolata, possano essere a rischio di riduzione o estinzione di posti letto per alcune tipologie di ricovero, come appunto quella della lungodegenza ad alta intensità (ovvero assistenza ai malati gravi).

Posti letto come quelli non possono essere contratti ma, anzi, vanno incrementati e le strutture che li ospitano vanno valorizzate e non penalizzate: questo è un impegno che il centrodestra non potrà e non vorrà disattendere una volta al governo della Regione Lazio, un impegno che invece Emma Bonino e compagni non se la sentono proprio di prendere. Ovviamente sulle spalle della povera gente.
 
Francesco Battistoni
Candidato del Pdl al consiglio regionale del Lazio

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