- E' arrivato il sì definitivo al progetto esecutivo per i contratti di quartiere da parte del comitato paritetico composto da Regione Lazio e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Dopo il lungo lavoro dei mesi scorsi per predisporre il progetto, lo scorso tre marzo è stata aperta la seconda fase del lavoro per i contratti di quartiere, che consentirà al comune di Civita Castellana di appaltare i lavori.

“Ci aspetta adesso una fase altrettanto importante e delicata, dopo il progetto esecutivo, che sarà la predisposizione della gara d'appalto milionaria per la realizzazione di un edificio con residenze speciali e mini incubatori di impresa, la copertura della trincea ferroviaria di via Mazzini e la riqualificazione di tredici palazzine Ater -  ha affermato l'assessore all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici Gianluca Cerri - Ma siamo molto orgogliosi del lavoro fatto finora, che ha ricevuto l’approvazione definitiva dal comitato regionale- ministeriale”.

Nello specifico i lavori consisteranno nella costruzione di un immobile nel comparto C1 e in altri due interventi. Nel lotto di proprietà comunale, in prossimità della via S. Giovanni, verrà realizzato un edificio in grado di garantire alloggi a categorie svantaggiate e speciali o ad occorrenze del Comune in casi di emergenza e, contestualmente, dei mini-incubatori di impresa.

Saranno realizzati, cioè, dei locali che il comune destinerà ad attività imprenditoriali per aiutarle nella fase di avvio, generalmente molto gravosa. Inoltre ci sarà un intervento di ampio respiro sotto l’aspetto del paesaggio urbano: la copertura della trincea ferroviaria. Una piccola rivoluzione per il quartiere di via Mazzini.

L’intervento, pur non eliminando l’atavica questione dell’attraversamento della linea ferroviaria, contribuirà all’attenuazione del passaggio della stessa per 240 metri in corrispondenza di via Mazzini. Ci sarà inoltre la riqualificazione di tredici palazzine ATER, utilizzando strumenti che minimizzeranno i consumi energetici e i loro effetti ambientali . Inoltre si elimineranno criticità legate alla dispersione termica (esecuzione di tetti ventilati e di isolamento termico a cappotto), alla necessità di manutenzione straordinaria degli edifici e al recupero di spazi attualmente inutilizzati.