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Elezioni provinciali - Saladino, candidato presidente, si presenta con un no netto allo scalo
"L'aeroporto? non è necessario"
Viterbo - 16 marzo 2010 - ore 3,40

Raffaele Saladino
- Raffaele Saladino si presenta. Docente di Chimica all'università della Tuscia, ha studiato in Canada prima d'arrivare a Viterbo. Il candidato di Italia dei Valori, Sinistra e Libertà e Federazione della Sinistra è pronto a dare battaglia su temi cruciali, agli altri candidati alla presidenza della Provincia.

Ieri sera al cinema Trento alla Quercia ha spiegato il suo percorso verso palazzo Gentili. Che inizia da una battaglia per la legalità e la trasparenza.

“Proporrò che gli atti amministrativi siano pubblici – dice - una norma da applicare realmente. Il prossimo presidente dovrà vigilare sul corretto operato dei suoi assessori.

In caso di reati di corruzione, non solo vanno rimossi, ma è lo stesso presidente che si deve dimettere”.

Saladino è sostenuto da partiti, alcuni dei quali nella maggioranza uscente a palazzo Gentili. Un sostegno a Mazzoli non esente da critiche. Che idea si è fatto dei cinque anni d'amministrazione provinciale?

“E' una realtà complessa. Sono state messe in campo iniziative importanti che hanno facilitato lo sviluppo. Ma ce ne sono state altre, come l'aeroporto, che mi hanno lasciato perplesso.

Non ho una visione particolarmente dettagliata, ma constato che ci sono stati interventi positivi in fatto d'energie pulite o l'apertura di strutture come lo sportello unico per le industrie”.

Aeroporto, nodo cruciale. “Lo scalo è un'infrastruttura non necessaria. Sarò più preciso. Il mio non è un approccio ideologico. Uso l'aereo per lavoro, è un mezzo importante. Ma i dati scientifici sull'impatto che avrebbe, sono evidenti.

C'è la salute dei cittadini, a rischio per l'inquinamento acustico, le polveri sottili, le fibre d'amianto dovute ai sistemi di frenaggio. In più, la localizzazione in prossimità delle terme, che noi vogliamo valorizzare, senza grossi benefici in termini occupazionali.

Scali low cost come quello di Viterbo, non hanno un particolare indotto, non generano grande occupazione. Inoltre, è dimostrato che i passeggeri non si fermano. Vanno via. Non vorremmo che si discutesse d'aeroporto, come scusa per non occuparsi di lavoro, sviluppo e mobilità.

I collegamenti non vanno fatti per lo scalo. Il territorio li attende da una vita. Vanno realizzati comunque”.

Il lavoro, altro tema centrale. “Puntiamo a una piattaforma che coinvolga Provincia, associazioni di categoria, banche, enti e università. Per il distretto di Civita l'innovazione è fondamentale”.

Quindi la questione energetica. “Siamo per il no al nucleare. Vogliamo energie pulite. Il fotovoltaico va bene, ma occorrono quindici anni per coprire i costi iniziali. L'eolico, invece, ha lo stesso rendimento, ma si ammortizza prima.

Poi vogliamo che l'acqua resti pubblica”.

Il candidato presidente ha raccontato la sua idea per palazzo Gentili. Condivisibile o meno. Ma Saladino è persona preparata. Meriterebbe qualcosa in più della cinquantina di persone (candidati compresi), presenti ieri sera ad ascoltarlo.

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