Riceviamo e pubblichiamo - Vitarte 2010 ha chiuso i battenti. Se ne riparla l'anno prossimo.

Devo personalmente complimentarmi con gli organizzatori per la bella manifestazione.

Io ero presente con un mio stand ed ho potuto verificare di persona che l'affluenza di visitaori è stata notevole.

Molti dei critici invitati mi hanno confermato che si tratta di una fiera dell'arte contemporanea molto interessante. Ed essendo io candidato della Fiamma Tricolore nel collegio 5 di Civita Castellana, mi batterò affinche la città di Viterbo diventi il punto di riferimento dell'arte contemporanea nel centro Italia.

A conferma di quanto affermo esiste il fatto che la attuale fiera di Roma non è in grado di organizzare una adeguata manifestazione di arte contempoarnea.

L'anno scorso all'Eur la Open Fair of Arts è stataun vero flop con poca gente presente e galleristi assolutamente insoddisfatti. Viterbo deve approfittare di questo vuoto lasciato da Roma e con Vitarte può riuscirci.

Da mesi vado sensibilizzando sia il sindaco che il futuro candidato del Pdl affinchè si crei una sinergia tra Vitarte, l'accademia di Belle Arti, le associzioni culturali locali.

Attualmente la situazione è deprimente. Ogniuno va per la propria strada e non esiste una regia comune in grado di canalizzare e non disperdere le energie che vengono impiegate.

I nostri politici locali sembrano essere insensibili al richiamo dell'arte e non si rendono conto che Viterbo non ha un museo di arte contemporanea. Isernia, Catanzaro, Foggia hanno i loro musei di arte e noi nulla!

Viterbo è città d'arte, vanta una storia invidiabile, eppure non esite un museo. Se verrò eletto mi batterò perchè si realizzi il progetto cheho in mente. Un progetto che valorizzerebbe la città, il territorio e  darebbe nuovi posti di lavoro.
Locali per realizzare il museo ce ne sono. Palazzo calabresi ad esempio o l'ex convento dei Carmelitani ( sede attuale di Viatarte).

Basterebbe così poco per dare alla città un regalo che meriterebbe. Eppure i politici e colleghi candidati preferiscono cavalcare altri programmi, più redditizi e popolari. Io scendo in politica per amore dell'arte e per un senso di giustizia che mi è stato tramandato da mio padre, che era originario della zona.

La nostra Provincia merita progetti ed idee moderne, che la facciano uscire dal torpore nella quale è caduta o forse sarebe meglio dire che qualcuno l'ha spinta a precipitare in fondo alla classifica della regione Lazio.

La provincia deve essere amministrata da gente con idee chiare, che fa della res publica non il proprio orticello ma che mettendo a disposizone la propria influenza, capacità ed onestà fa un regalo all'intera collettività. Invito il candidato presidente Meroi, se verrà eletto, a non sottovaltuare l'arte locale ed a sentire chi di arte se ne intende.

Massimo Picchiami