Riceviamo e pibblichiamo - Per noi tutti che abbiamo sempre creduto in un modello di sviluppo fondato sulle innumerevoli potenzialità che è in grado di offrire un sistema infrastrutturale incentrato sull’aeroporto di Viterbo, il porto di Civitavecchia e l’interporto di Orte con i flussi commerciali e turistici che è in grado di generare, la visita del Ministro Altero Matteoli, le sue dichiarazioni ma, soprattutto, il modo diretto e chiaro con cui si è rapportato alla cittadinanza nel ribadire la fermezza e il fondamento della scelta di Viterbo come sito aeroportuale, è stata, a mio avviso, estremamente positiva.

Buone notizie per noi. Cattive per la sinistra.

Il ministro ribadendo che l’aeroporto si farà a Viterbo e da nessun’altra parte, come alcuni vorrebbero far credere, spazza via l’ultima zona d’ombra dove il centrosinistra si è rifugiato finora per nascondere le sue evidenti e abnormi contraddizioni. Ugo Sposetti, qualche tempo fa, affermava che non ci fosse un euro per l’aeroporto. E quindi perché litigare con le sinistre per un progetto evidentemente a suo avviso irrealizzabile?

Un modo piuttosto grossolano di coprire l’evidente e sempre più insanabile voragine programmatica che separa il Pd dall’Italia dei Valori, da Sinistra e Libertà e dalla Federazione della Sinistra fermamente convinte, contrariamente al Pd, che lo scalo sia un’un infrastruttura “non necessaria”.

La visita del Ministro Matteoli se aggiunge ulteriori conferme al progetto aeroportuale, rende ancor più impraticabile l’alleanza tra tutti i partiti della sinistra che, nonostante gli annunci, sono convinto non sia definitivamente scongiurata.

Se si verificasse, la sola proposta che potrebbe fare sarebbe quella di un governo profondamente diviso e paralizzato dalla sue diverse vedute su temi fondamentali dello sviluppo locale, di cui, peraltro, abbiamo già avuto un pratico esempio con l’amministrazione uscente di centrosinistra del Presidente Mazzoli”.

Giulio Marini
Coordinamento provinciale Pdl