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Giustizia - Così il ministro Angelino Alfano sull'ispezione alla procura di Trani
"Dal Csm non ascolterò più pareri non chiesti"
Viterbo - 18 marzo 2010 - ore 11,30

Angelino Alfano
- Nessuna istruttoria della sesta commissione del Consiglio superiore della magistratura sull'ispezione alla Procura di Trani: i consiglieri si limiteranno a una risoluzione.

Questa, che sarà di carattere generale, ribadirà i principi del rapporto tra poteri degli 007 di Alfano e segreto investigativo.

Il documento potrebbe già essere approvato in commissione la prossima settimana. Non saranno dunque sentiti a Palazzo dei Marescialli gli ispettori inviati a Trani dal ministro, né tanto meno i magistrati di quella Procura.

Secondo il Guardasigilli, l’intervento del Csm sull’invio degli ispettori ministeriali "è stato veramente un fuor d’opera che viola il principio di leale collaborazione".

"Non accetterò più da parte del Csm i pareri sulle iniziative legislative del governo che io non richieda specificamente", ha detto Alfano. Il ministro ha, infatti, annunciato che qualora tali pareri dovessero essere emessi è sua intenzione "rimandare indietro il postino a restituirli a palazzo dei Marescialli".

"Non voglio neanche immaginare cosa sarebbe questo Csm - ha continuato Alfano - senza la presidenza del capo dello Stato Napolitano. Perché è sotto gli occhi di tutti lo scivolone clamoroso preso da questo Csm che si è fatto governare da alcuni capi-corrente in campagna elettorale, aprendo così un conflitto con il buon senso e, a tratti, con il senso del ridicolo".

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