- “I giovani sono la sostanza delle nostre speranze”. Il candidato alla presidenza della Provincia di Viterbo, Federico Grattarola, da forza all’impegno dei giovani per lo sviluppo della Tuscia. L’occasione è quella della festa, tutta dedicata ai ragazzi, che i comitato di Federico Grattarola ha organizzato per domani sera, venerdì 19 marzo, a partire dalle 22, presso la discoteca “Theatro”.

La serata sarà aperta dal concerto dei Radio Marlene e poi seguirà una serata musicale. “I giovani sono il motore della nostra civiltà e rappresentano la vera speranza di sviluppo – dice Federico Grattarola -. Solo garantendo ai giovani un futuro economicamente e lavorativamente certo le istituzioni potranno costruire il rinnovamento. Per questo, oggi più che mai, mi sento di dire ai giovani che la speranza che voglio dare alla Tuscia è fondata sulla loro forza”.

L’impegno di Federico Grattarola verso le certezze giovanili parte proprio dal sostegno alla loro formazione. “E’ necessario potenziare e rilanciare l’università della Tuscia – continua Grattarola - che rappresenta il fiore all’occhiello di questa provincia collegandola ai territori e alla formazione. Cerchiamo di mettere in piedi un meccanismo capace di far fruttare gli investimenti nella formazione professionale mettendo a sistema settori importanti, il mondo del lavoro e la scuola”.

Sul mondo del lavoro si rivestono le prerogative del candidato alla presidenza della Provincia. “La sfida del lavoro – spiega Federico Grattarola -, che è centrale per il nostro programma, ha bisogno anche di nuove idee con cui promuovere nuova occupazione. Una occupazione che sia non in contrasto con l’ambiente, ma in sinergia con uno sviluppo ecologicamente compatibile. Investire nella economia verde significa poter ottenere migliaia di posti di lavoro puliti entro ragionevoli periodi di tempo.

Non è solo l’ambiente il campo della sperimentazione. La crisi impone scelte nuove. Nuove occasioni di lavoro dovranno arrivare da mondi sino ad oggi poco battuti: la ricerca e l’innovazione in primo luogo. Per questo va promosso un vero e proprio Piano straordinario per l’occupazione intellettuale: un patto per offrire occasioni di lavoro e stabilizzare i giovani che scelgono di scommettere sull’economia della conoscenza”.