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Montalto di Castro - Stefano Biagioni si chiede perché della struttura vengano utilizzati solo alcuni locali
La casa di riposo c'è... ma non si vede
Viterbo - 19 marzo 2010 - ore 13,20

Riceviamo e pubblichiamo - Molti anni fa e con svariati miliardi delle vecchie lire, fu realizzato a Montalto di Castro nel tratto della strada provinciale Castrenze che conduce alla marina, proprio a fianco delle ultime case del paese in quella direzione, un edificio destinato a casa di riposo per anziani e residenza socio assistenziale per i cittadini di Montalto di Castro e Pescia Romana.

Indubbiamente è stata realizzata una bella struttura, con ampi giardini tutto attorno, peccato che da allora ancora ad oggi non sia mai stata utilizzata per il fine a cui era destinata.

Dopo l’enfasi data il giorno dell’inaugurazione il 26 febbraio 2007, con petti gonfi e cravatte al seguito, con ricco buffet e cotiglions, tutto è tornato nell’oblio, di tanto in tanto qualche voce ad hoc gettava effimere speranze tra le persone anziane ma nulla più.

Per anni alla sera veniva tenuta accesa la luce per paura che venisse utilizzata abusivamente come dormitorio, però ad oggi di tutta la struttura è utilizzato solo un 20% e per altri scopi.

Proprio così, ad oggi di tutta quella mega struttura che prevede alloggi, sale di relax e quanto altro di utile per gli ospiti, è stata recuperata ultimamente solo una parte dei locali tecnici, in cui sono stati ubicati i medici di base del paese, il 118, la guardia medica, un centro analisi e il cup.

Come mai? Come mai non si riesce a far partire questa struttura?

È forse perché è stata realizzata senza un progetto di utilizzo? Senza trovare il modo di gestirla con società o strutture abilitate per queste esigenze?

In sostanza visto anche i rilevanti costi delle eventuali rette a carico degli ospiti (spesso occorre un notevole esborso di denaro e non tutti i normali pensionati possono permetterselo) e di cui il comune non può prendersene carico, che fine farà?

Oggi alle soglie della ennesima tornata elettorale, è prevista l’ ennesima inaugurazione verso la fine del mese di marzo e per questo in questi giorni è un brulicare affannoso contro il tempo per adeguare lo stabile alle prescrizioni dei vigili del fuoco a seguito delle carenze realizzative e quindi altri soldi spesi, auguriamoci che sia la volta buona, di cattedrali nel deserto in questo paese ce ne sono ormai in abbondanza e sinceramente non ne vorremmo più vedere.

Questa è la gestione del patrimonio nel Comune di Montalto di Castro si costruisce senza sapere poi come utilizzare le opere allora ritenute (da qualcuno) necessarie.

Stefano Biagioni

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