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Elezioni provinciali - Interviene il candidato presidente del Pd
Grattarola in campo per l’acqua pubblica
Viterbo - 19 marzo 2010 - ore 17,00

- “Mantenere l’acqua un bene pubblico e risolvere le problematiche idriche del territorio”. Il candidato alla presidenza della Provincia di Viterbo, Federico Grattarola, s’impegna per mantenere l’acqua un bene pubblico e allo stesso tempo lavorare per risolvere le problematiche idriche della Tuscia.

Domani a Roma si terrà la manifestazione nazionale in difesa dell’acqua pubblica. La scelta che impegna il centrosinistra è certamente quella di modificare, anche con la proposta di un referendum abrogativo, il decreto emanato dal Governo Berlusconi, che prevede il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali a imprenditori o società di qualsiasi forma giuridica.

“L’acqua il bene primario per la nostra vita e non può essere in mano di società private – dice il candidato Federico Grattarola -. Basta con la mercificazione dell’acqua che diventa soltanto un modo per pesare ulteriormente sull’economia dei cittadini con l’aumento delle tariffe.

Ci impegneremo perché le gestioni dei servizi idrici siano affidati a società interamente pubbliche, come attualmente avviene con la Società Talete. Investire sulla gestione pubblica significa puntare sulle reti idriche, sulle reti fognarie e sui depuratori. L’attenzione è quella di prevedere tariffe contenute e controllate dai Comuni che fanno parte della società pubbliche. L’acqua una risorsa non infinita da gestire con razionalità e trasparenza e garantita a tutti i cittadini”.

Allo stesso tempo sul territorio della Tuscia persistono delle situazione “critiche” dove le risorse idriche non garantiscono una sostanziale sicurezza in termine di salubrità. “Quello che succede nella zona del Lago di Vico è un problema che tutti conosciamo e per il quale l’amministrazione comunale ha l’obbligo primario di intervenire – dice Grattarola -.

Non solo in quell’area, ma anche in altre zone della Tuscia le presenze di sostanze “indesiderate” nell’acqua è un problema presente. Credo che le proposte venute in tal senso, sull’istituzione di un tavolo di concertazione permanete per tenere sotto controllo la situazione idrica della Tuscia, va perseguita e sostenuta.

Le necessità di salubrità delle acque deve essere risolta in sinergia con tutte le istituzioni locali impegnandosi per mettere a servizio sistemi di sostegno ai comuni per l’attivazione di piattaforme di filtraggio. Altre soluzioni già sono state previste dagli responsabili tecnici della Provincia e credo che l’ipotesi d’integrazione idrica della Tuscia con gli acquedotti del reatino, dovrà essere concretizzata anche con la Regione”.

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