Enrico Panunzi

- “Le elezioni regionali hanno da sempre un valore politico. Pertanto, un’alta partecipazione al voto alle prossime amministrative sarà il segnale chiaro che i cittadini vogliono partecipare al processo politico, vogliono tornare a scegliere chi li governerà, vogliono soprattutto un’alternativa al centrodestra”.

E’ il messaggio che Enrico Panunzi, candidato del Partito democratico al consiglio regionale del Lazio, ha lanciato ieri pomeriggio da Tarquinia, partecipando a un’iniziativa con Roberto Gualtieri, l’europarlamentare del Pd venuto per sostenerlo, insieme a Armando Palmini, candidato del Pd al consiglio provinciale, il sindaco Mauro Mazzola, il coordinatore locale del Pd Luigi Gentili, e Alessandro Antonelli, presidente dell’Università Agraria di Tarquinia.

“La crisi che stiamo attraversando – ha detto Panunzi - non è né finita né transitoria. Per questo, compito della politica è affrontare il nocciolo della questione: il lavoro. C’è poi la sanità, che nel Lazio soffrirà per 30 anni delle scelte sbagliate fatte dalla giunta Storace.

Il piano di rientro dal deficit proposto dal commissario governativo è ormai scaduto e si andrà a una nuova contrattazione. Per difendere la qualità della sanità locale non possiamo farci trovare impreparati. Dobbiamo invece rivendicare la sanità del territorio, elaborando un piano concreto e fattibile senza aspettare gli eventi. Quello del tempo è un fattore fondamentale anche per le altre politiche necessarie al territorio, come quelle infrastrutturali.

Penso al completamento della Trasversale e agli investimenti da fare sulla rete ferroviaria. C’è, poi, il capitolo dell’ambiente: diciamo un no convinto al nucleare, un sì allo sviluppo sostenibile che vada di pari passo con il completamento delle opere che da anni attendiamo”.

La parola a Gualtieri. “Sono qui – ha esordito – per sostenere Enrico Panunzi e i candidati della lista Bonino. L’attuale fase politica dimostra che i tre pilastri su cui si fondava la luna di miele tra Berlusconi e il Paese si stanno sgretolando. Parlo del messaggio per cui la crisi non era reale. Parlo delle politiche sulla sicurezza el’immigrazione, che si sono dimostrate solo chiacchiere.

E parlo della cultura del fare, quella che sui rifiuti di Napoli e sul terremoto dell’Abruzzo ha dimostrato di essere la cultura del malaffare. Anche l’idea della Polverini come di una candidatura nuova, capace di parlare anche all’elettorato moderato e persino a una parte di centrosinistra si è rivelata falsa: la Polverini è la candidata di Storace”.

Quindi ha concluso: “Emma Bonino rappresenta invece il giusto rapporto tra continuità e rinnovamento. Ha ragione la Bonino quando dice che il Lazio non è solo Roma, che il potere in regione non deve essere concentrato tutto intorno alla figura del presidente, e che il Lazio deve diventare una regione d’Europa. Ricordo che il risultato delle amministrative nel Lazio dà il segno politico della tornata elettorale. Si tratta di una partita cruciale per l’esito politico generale, per dare una risposta alla destra”.