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Università della Tuscia - Nasce il Copi, un ufficio per stimolare la ricerca delle facoltà a livello internazionale
Una finestra sull'Europa
di Francesca Buzzi
Viterbo - 22 marzo 2010 - ore 13,45

Marco Mancini, magnifico rettore dell'Università della Tuscia
Franco Maria Cordelli, presidente della Fondazione Carivit
Il professor Stefano Grego, delegato del rettore per i rapporti internazionali
- Un ufficio strutturato per incrementare e favorire i progetti europei e internazionali delle facoltà.

E' il Copi (Coordinamento progetti internazionali) che avrè l'obiettivo di stimolare i docenti dei diversi dipartimenti dell'Università della Tuscia a presentare idee e richieste di finanziamento all'Unione europea per la realizzazione di progetti di ricerca.

“Il Copi – commenta il rettore Marco Mancini – è una struttura complessa che nasce per permettere al nostro ateneo di compiere un salto di qualità. L'università si migliora solo facendo ricerca e questo ufficio avrà proprio il compito di guidare chi ha intenzione di portare avanti progetti ambiziosi anche fuori dai confini nazionali. Sarà uno stimolo per i docenti”.

L'ufficio nasce grazie al finanziamento della Fondazione Carivit, presieduta da Franco Maria Cordelli. “E' un progetto proiettato verso il futuro – dice Cordelli – e la Fondazione Carivit è fiera di potersi affiancare al lavoro dell'università in questa direzione. Darà la possibilità all'ateneo di crescere ancora di più a livello nazionale e internazionale”.

Nello specifico il Copi sarà basato su due attività principali: la formazione e il sostegno dei ricercatori interni e la promozione dell'ateneo a Bruxelles, per incrementare la considerazione dell'università in sede europea.

“Le parole chiave che reggono il progetto sono mobilità e progettazione – spiega, entrando nel dettaglio il professor Stefano Grego, delegato del rettore per i rapporti internazionali -. In pratica tutti i docenti saranno portati per mano nel mondo, a volte insidioso, della burocrazia europea. Si cercherà di rendere più agevole la richiesta dei finanziamenti europei per sfruttarli subito e al meglio”.

Fondamentale, quindi, il collegamento con la città di Bruxelles. “Sarà un passo decisivo – continua Grego – perché a Bruxelles potremo imparare a seguire l'aspetto pratico e amministrativo dei progetti entrando in contatto diretto con la macchina europea”.

Infine il Copi si collegherà strettamente anche al territorio proponendo possibilità di collaborazione anche agli enti pubblichi e alle aziende del territorio.

“Il contatto con la realtà economica della Tuscia sarà un valore aggiunto di questo ufficio – conclude il rettore Mancini -. Coinvolgendo Camera di commercio, imprenditori e strutture locali renderemo possibile la realizzazione di progetti che daranno una spinta all'economia del Viterbese offrendole una vetrina di primo piano anche all'estero”.

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