Adalberto Meschini, segretario della Cna

- “Il governo ha varato un decreto incentivi che istituisce un fondo di 300 milioni di euro.

Sinceramente, per un Paese che fa fatica a riprendersi dalla crisi e che è alle prese con una disoccupazione record, ci aspettavamo interventi incisivi, capaci di dare forza a una domanda ancora debole. Sono state stanziate, invece, risorse limitate, che non alleggeriranno le difficoltà delle imprese.

E settori strategici per il nostro territorio, come la ceramica, sono stati tagliati fuori: non rientrano, infatti, tra quelli ammessi a beneficiare dei pur scarsi vantaggi previsti”. E’ quanto afferma Adalberto Meschini, segretario della Cna associazione provinciale di Viterbo, a proposito del pacchetto per il “sostegno ai consumi” varato dal Consiglio dei ministri.

“Il 2009 è stato l’anno della resistenza alla tempesta che si è abbattuta sull’economia - dice Meschini - . Le nostre micro e piccole imprese hanno lottato con tenacia per restare sul mercato e mantenere i posti di lavoro, ricevendo dal governo poche risposte e tutte di carattere ordinario. Ma adesso c’è bisogno di un cambio di marcia.

Il 2010 deve essere l’anno del riposizionamento competitivo. Ci vuole, prima di tutto, una politica economica coerente con l’urgenza di innovare i modelli organizzativi, di dare impulso a nuove specializzazioni produttive, di cogliere occasioni di business sui mercati nazionali e internazionali, di sostenere il rafforzamento patrimoniale delle imprese. Una linea di indirizzo strategico nazionale che ci consenta di stare al passo con i Paesi più avanzati, purtroppo, in questo momento, manca.

"Ci auguriamo che dopo il voto del 28 e 29 marzo - conclude il segretario della Cna - si torni a parlare di lavoro e sviluppo, di come rilanciare l’economia investendo sui nostri punti di forza”.