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Elezioni regionali - Interviene Francesco Battistoni (Pdl)
"La riforma sanitaria penitenziaria è superficiale"
Viterbo - 22 marzo 2010 - ore 18,00

Riceviamo e pubblichiamo - Improvvisazione e superficialità. Con queste caratteristiche è stata gestita dal governo di centrosinistra della Regione Lazio la riforma della sanità penitenziaria: ciò ha comportato i risultati che oggi, in piazza, finalmente sono sotto gli occhi di tutti.

A Mammagialla ci sono 700 detenuti, di cui il 33% extracomunitari, il 30% tossicodipendenti, Hiv positivi, malati psichiatrici, soggetti ad alta pericolosità sociale affetti dalle più svariate patologie. E la Asl di Viterbo che cosa può fare, senza direttive regionali certe?

L’azienda sanitaria locale fa quello che può con le risicate risorse che le vengono assegnate da questa Regione governata dal centrosinistra. Intanto però la presenza del medico in carcere è stata ridotta al minimo, ovvero a un solo medico nelle 24 ore giornaliere per garantire le urgenze, e a un solo altro medico la mattina per effettuare nelle anche 60 visite nelle 6 ore di turno (10 ogni ora!).

Il personale infermieristico è poi affaticato da turni sempre più serrati; branche specialistiche fondamentali vengono annullate per mancanza di fondi, una per tutte quella infettivologica, con il conseguente turismo sanitario a Belcolle con uno spostamento della spesa sulle spalle del ministero della giustizia che deve garantire trasferimenti sicuri e sorveglianza continua nei vari ambulatori del presidio.

Il risultato è un’impennata paurosa delle spese per effettuare una sola visita. Pensiamo che prima fare una visita infettivologica in carcere costava il tempo pagato all'infettivologo; oggi invece costa la scorta al detenuto di almeno quattro uomini della polizia penitenziaria, l'utilizzo del mezzo blindato e tanto rischio per tutti!

Sono convinto che questa non sia una politica sanitaria corretta, non sia il modo giusto di gestire e programmare, ma soltanto un'altra palese dimostrazione d'incapacità delle giunta Marrazzo che ha governato il Lazio fino ad oggi, producendo meno servizio sanitario dentro il carcere e una maggiore esigenza di trasferire i detenuti fuori.

Il risultato è un impegno di spesa incrementato in modo esponenziale, con sovraccarico di lavoro imponente per la polizia penitenziaria, già ridotta ai minimi termini, e un aumento pure enorme dei disagi per i pazienti non detenuti di Belcolle che si vedono sfilare davanti detenuti, agenti in armi e quant'altro necessario a garantire la sicurezza del territorio.

Ma, mi chiedo poi, per il detenuto malato non sarebbe stato più semplice, più rapido e più discreto essere curato in carcere, senza dover sfilare per forza davanti agli altri malati magari in manette?

Basta con gli sprechi della giunta Marrazzo in tema di sanità, di cui questo è un ulteriore lampante esempio. E’ necessario ricostruire la sanità penitenziaria mettendo per prima cosa ai posti di comando quei medici che in carcere hanno sempre lavorato e che conoscono bene l'ambiente e non i politicanti del centrosinistra, i quali si improvvisano tecnici non avendone alcun requisito.

Francesco Battistoni
Candidato del Pdl al consiglio regionale del Lazio

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