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Civita Castellana - Il sindaco Angelelli dopo la decisione del Tar - Ma c'è chi ha proposto di rivolgersi a Totti testimonial di Vodafone
"Antenne, faremo ricorso al consiglio di Stato"
Viterbo - 23 marzo 2010 - ore 14,05

Il sindaco Gianluca Angelelli
- "Antenne Vodafone a Civita Castellana, faremo ricorso al consiglio di Stato".

A parlare è il sindaco Gianluca Angelelli, dopo il riaccendersi della polemica sull'installazione dei ripetitori nel cuore del comune civitonico.

Le proteste provengono dalla Sinistra, dall'Idv ma anche da destra.

La vicenda, infatti, va avanti da circa un anno e mezzo, quando le antenne sono state montate sui tetti delle palazzine a via San Gratiliano e a via Roma.

Come racconta il sindaco Angelelli "alla richiesta della Vodafone di attivare le due antenne, l'ufficio tecnico del Comune di Civita aveva dato parere negativo. Ma ciò non era bastato. La Vodafone aveva fatto ricorso al Tar e il tribunale amministrativo lo aveva accolto".

"L'errore della vecchia amministrazione Giampieri - afferma Angelelli - è stato quello di essersi fermata lì. Giampieri & Co. non fecero ricorso al consiglio di Stato. E, in questo modo, permisero alla Vodafone di montare le sue antenne a Civita".

Ma non finisce qui. "Prima delle comunali del 2009 - spiega Angelelli - il sindaco Giampieri ha emanato un'ordinanza a tutela della salute pubblica, con lo scopo inibire l'attivazione delle antenne. La Vodafone ha di nuovo presentato ricorso al tribunale amministrativo regionale".

Una settimana fa è arrivata la sentenza del Tar, che ha di nuovo dato ragione al gestore. Una decisione che ha fatto riesplodere il caso.

I ripetitori si trovano in pieno centro abitato ed è per questo che i residenti sono tornati a lamentarsi, preoccupati per la loro salute. E' così scattata la protesta con una raccolta firme contro l'installazione. Ma, secondo il sindaco, c'è anche un'altra verità.

"I gestori di telefonia sono soliti offrire delle larghe ricompense a quei condomini che accettano di farsi mettere un'antenna sul tetto - dice Angelelli -. Io sono dalla parte dei cittadini che protestano. Ma so anche che, tra gli stessi cittadini, c'è chi autorizza i gestori a posizionare le antenne, in cambio di denaro. Il mio appello va a loro, affinché cambino atteggiamento. Ne va della loro stessa salute".

Tra le iniziative anti-antenna, c'è quella di Francesco Romito, candidato alla prossima tornata elettorale, che ha addirittura proposto di scrivere una lettera al calciatore Francesco Totti, testimonial della Vodafone. Ma la soluzione, secondo il sindaco di Civita, va cercata da un'altra parte.

"Il problema - dichiara Angelelli - è alla radice e riguarda la legge Gasparri che, a proposito di antenne, priva i Comuni della possibilità di decidere. Secondo quanto previsto dalla legge, le antenne rientrano nelle opere di urbanizzazione primaria e il Comune, praticamente, è costretto a subirne l'attivazione. Lo testimonia il fatto che la Vodafone ha sempre avuto la meglio al Tar.

Noi faremo sicuramente ricorso al consiglio di Stato, ma sappiamo già che le possibilità di vincere sono molto scarse. Dalla risposta del Tar, abbiamo un mese di tempo per presentare il nostro ricorso e, nei prossimi giorni, ci attrezzeremo. Ma la legge, su questo punto, parla chiaro e noi possiamo fare ben poco".

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