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Viterbo - Citato in giudizio da Di Pietro per diffamazione - Il giudice di pace ha rinviato al 5 ottobre
Processo a Berlusconi, tutto in mano alla Camera
Viterbo - 23 marzo 2010 - ore 16,30

Silvio Berlusconi
- Berlusconi accusato di diffamazione, atti rimessi alla Camera.

Si è svolto questa mattina, davanti al giudice di pace Alessandro Mandolini, il processo a Silvio Berlusconi, citato in giudizio per diffamazione da Antonio Di Pietro.

A rappresentare il presidente del consiglio, l'avvocatessa Elisabetta Busuito. Presenti in aula anche il pm Laura Centofanti e, per Di Pietro, l’avvocato Maria Raffaella Talotta, in rappresentanza dello studio del professor Sergio Sicchitano, costituitosi parte civile.

Il legale del premier ha chiesto l'immunità parlamentare per Berlusconi. Richiesta alla quale si è opposta tanto l'avvocatessa Talotta, quanto il pm Centofanti.

Alla fine, il giudice Mandolini ha deciso di rinviare tutto al 5 ottobre e di rimettere gli atti alla Camera dei deputati.

A spingere il leader dell'Idv a citare in giudizio Berlusconi sarebbero state alcune frasi pronunciate dal premier il 26 marzo 2008, durante un comizio a Viterbo. Allora Berlusconi non era ancora presidente del consiglio.

Il Cavaliere avrebbe detto che Di Pietro aveva conseguito la laurea in giurisprudenza grazie ai servizi segreti.

Lo stesso concetto Berlusconi lo avrebbe ripetuto anche durante una puntata della trasmissione Porta a Porta. Per questo sarebbe stato rinviato a giudizio, sempre per diffamazione, anche dai magistrati di Bergamo.

L'ultima parola, in ogni caso, spetterà alla Camera, che dovrà stabilire se si potrà procedere o meno nei confronti del premier.

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