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Elezioni provinciale - Le proposte del candidato del Pd
Cappelli guarda al sostegno delle difficoltà finanziarie
Viterbo - 23 marzo 2010 - ore 18,30

- “Sostenere le difficoltà finanziarie dei cittadini della Tuscia”. Sulla scia della forte spinta venuta dall’incontro con l’onorevole Giuseppe Fioroni, il candidato al consiglio regionale, Angelo Cappelli, mette in evidenza le necessità di mantenere attive le forme di sostegno finanziario alle famiglie, alle imprese e ai disoccupati.

“La situazione economica di molte famiglie della nostra Provincia – dice Angelo Cappelli – è purtroppo difficoltosa per esigenze economiche che si inaspriscono con l’aumento dei prezzi e la persistenza della crisi.

Lo Stato italiano dovrà intervenire in maniera determinante per prevedere politiche di sgravio fiscale, diminuendo l’Irpef nei confronti dei pensionati e delle famiglie con redditi bassi, ma il sistema istituzionale non può certamente fermarsi ad una sola attività. La Regione è direttamente l’organo che per le sue competenze può intervenire prevedendo ulteriori formule di sostegno alle categorie in difficoltà”.

Le strutture di Microcredito per le famiglie, l’accesso al Reddito minimo garantito per i disoccupati, ma anche l’evasione dei crediti che gli imprenditori vantano dalla Regione sono espressioni di un sostegno finanziario da perseguire.

“La situazione economica delle famiglie è pesante, soprattutto per superare la cosiddetta quarta settimana – continua Cappelli -. La Regione Lazio aveva già previsto l’attivazione del Microcredito e altrettanto deve saper fare per il futuro. Si deve continuare a lavorare sulle sinergie tra Associazioni di categoria e i rappresentanti degli Istituti di credito per promuovere politiche di erogazione di crediti agevolati per le famiglie normalmente “non bancabili” ma che dimostrano di poter assolvere l’impegno di restituzione se aiutate a superare il momento di difficoltà.

Dall’altra parte serve sburocratizzare le pratiche di accesso al Reddito minimo garantito per garantire alle persone disoccupate di ottenere un sostegno importante per la sussistenza delle loro famiglie. Rinnovando il rapporto con gli uffici di collocamento provinciali la Regione deve farsi garante di un sistema funzionale per il sostegno alla disoccupazione. Non ultimo la necessità di chiudere i “conti” aperti con le imprese.

La Regione deve saper ridurre drasticamente i tempi di erogazione dei fondi, già stanziati, per il pagamento degli imprenditori che hanno effettuato degli interventi pubblici. Gli imprenditori che vantano crediti sono tanti e le loro difficoltà economiche sono connesse anche ai ritardi nei pagamenti da parte della amministrazioni. Bisognerà al più presto risolvere le pendenze aperte da tempo e nell’immediato futuro trovare dei metodi di pagamento estremamente brevi”.

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