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Elezioni - Pd - Il ferroviere ora è in viaggio per San Giovanni Rotondo e punta direttamente alle stimmate- Fotocronaca
Fioroni è apparso a Sposetti
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 23 marzo 2010 - ore 5,45

Fioroni appare a Sposetti, in tutta la sua magnanimità
- C'è un “Angelo” per Giuseppe e Ugo. E' Cappelli ed è riuscito (o quasi) nel far incontrare nello stesso posto Sposetti e Fioroni. Seppure per pochi minuti.

Il prodigioso evento si è verificato ieri sera alla Quercia, per la presentazione del candidato alla Regione. In prima fila c'è Sposetti. Seppure il suo cuore batta per un altro candidato regionale della terna Pd. C'è Ugo, non c'è Giuseppe.

Intanto sul palco il segretario Angelo Allegrini spiega l'importanza d'avere un amico in Regione che tanto si è dato da fare nei ruoli ricoperti negli anni. Ma Ugo c'è, Giuseppe no.

Tocca al candidato presidente provinciale Federico Grattarola. Che confessa di girare come una trottola la provincia, per non lasciare nulla d'intentato. E proprio mentre parla, accade. Ugo c'è, Giuseppe c'è.

Fioroni arriva, ma si ferma sulla porta. Forse per non disturbare l'oratore, forse per far abituare Sposetti alla sua presenza.

Quindi va a sedersi e strada facendo, scambio di battute fra i due. Ugo c'è, Giuseppe c'è. Un quadro perfetto, che non dura molto.

Sfortunatamente, il momento in cui Fioroni sale sul palco per parlare, coincide con l'orario in cui Sposetti ogni lunedì sera spolvera la foto di D'Alema sul comodino. Per una volta si era proposto di farlo Andrea Egidi, ma vista la delicatezza dell'operazione, Sposetti ha preferito farlo personalmente. Quindi saluta tutti e se ne va.

Fioroni se ne rammarica. “Mi spiace che l'impegno di Ugo c'impedisca di stare insieme nello stesso posto”. Comunque lo ringrazia. “La dialettica con Sposetti rende il partito vivace, ma mai come nel Pdl”.

In 250 alla Quercia sono venuti a sostenere Angelo Cappelli. “Con la mia storia e il mio passato rappresento il Pd – dice Cappelli – le mie radici cattoliche sono una garanzia, pure per chi è diffidente nei riguardi di Emma Bonino”.

Quindi si definisce un giocatore. “Sono già contento solo per il fatto d'essere della partita. Con le mie idee.

Il no al nucleare, perché so bene avendo fatto l'assessore al turismo, cosa significa vendere il nostro mare tra due ciminiere”. E comunque vada la partita: “Rimarrò comunque in campo”.

L'intervento di Giuseppe Fioroni, invece, punta molto sulla vicenda politica nazionale. L'ex ministro vede un Berlusconi in affanno. Il re è nudo. Un segno di debolezza, non essere stati in grado di presentare le liste nel Lazio e in Lombardia. E la burocrazia non c'entra. “Una formazione praticamente familiare come la Rete dei Cittadini ha presentato tutto anche prima della scadenza dei termini.

Il problema è la lotta per la successione, in un momento in cui Berlusconi è ancora troppo forte per pensare al dopo, ma troppo usurato per mantenere coeso il Pdl. La maggioranza è tarlata. Solo questione di tempo”.

Nel frattempo il Pd deve tornare a parlare alla gente, affrontando problemi veri. Come stipendi e pensioni troppo bassi per i quali una riduzione delle tasse è possibile. Magari andando a erodere l'evasione fiscale. “C'è un'emergenza giovani – spiega – i nostri figli sono la prima generazione che non è certa di migliorare la posizione rispetto ai loro padri”.

Poi un paio di passaggi su Viterbo. “Se Berlusconi deve rassicurare Meroi che era di An, sul fatto che darà il suo appoggio come ha fatto per Marini che era di Forza Italia, nel Pdl sono alla frutta”.

E se in Provincia si va al ballottaggio: “Non c'è storia – osserva – si vince – e se qualcuno a livello locale non ha capito il segnale forte per un cambio alla presidenza della Provincia, non ha chiaro che è tempo di lasciare spazio ai giovani, senza volerci mettere ogni volta il cappello”.

Ci sono state anche critiche per tre uomini candidati in Regione. “Non sono state fatte candidature solo al servizio di uno, per farlo eleggere. E' stato messo in campo il meglio per il nostro partito e questo premierà il Pd. Vedremo il risultato a Viterbo rispetto alle altre province”.

E sul risultato a palazzo Gentili poco prima si era espresso Federico Grattarola. “Quello che fino a poco tempo fa poteva essere un'utopia, arrivare al ballottaggio – spiega Grattarola – oggi è possibile”.

Mentre il futuro di Cappelli lo disegna Fioroni. “Sono certo che potrà essere un ottimo consigliere regionale e comunque avrà un suo ruolo a Roma”.

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