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Elezioni regionali - Le parole d'ordine di Enrico Panunzi
Famiglia, sanità, lavoro, infrastrutture, credito e imprese
Viterbo - 24 marzo 2010 - ore 17,00

- Famiglia, sanità, lavoro, infrastrutture, credito e imprese. E poi ancora: agricoltura, Università della Tuscia, turismo: queste le linee guida del programma di Enrico Panunzi, candidato consigliere regionale per il Pd, presentate mercoledì mattina durante un incontro con la stampa.

“Si tratta di un documento – ha esordito Panunzi – che parte da una base programmatica ma che è stato ampliato a seguito dei tanti incontri fatti in giro per il territorio durante le mie visite elettorali. Un condensato di tanti incontri e tante esperienze – ha continuato – che mi hanno permesso di venire a conoscenza di tante realtà. Ma soprattutto di poter ascoltare quelle voci del territorio che, isolate, hanno soltanto queste poche occasioni per farsi sentire”.

Molta la carne al fuoco per Panunzi. In primis il distacco che c’è tra la provincia di Viterbo e gli organismi centrali: “Purtroppo - ha detto il candidato - il nostro territorio paga il fatto di avere l’ingombrante presenza di Roma capitale nella nostra regione che assorbe tutte le attenzioni del Governo centrale. Dobbiamo essere in grado di volgere questa situazione al positivo trasformandola in una grande occasione per tutta la Tuscia”.

E poi ampio spazio alla sanità: “Oltre i due terzi del bilancio della nostra Regione vengono assorbiti dalla comparto sanitario. Servono per questo nuove proposte, forti, che garantiscano un livello assistenziale minimale uguale per tutti”. Ma non poteva mancare il delicato tema delle infrastrutture: “Sono trenta anni che si parla del completamento della Orte-Civitavecchia: la Regione per ora ha fatto del suo stanziando i soldi per proseguire i lavori della superstrada fino a località Cinelli, ma in breve tempo dobbiamo essere in grado di ultimare l’opera.

Lo stesso vale per il raddoppio della ferrovia Viterbo-Roma. Oppure per il tratto ferroviario che deve unire due poli economici di rilevanza per tutto il Viterbese come il porto di Civitavecchia e l’interporto di Orte: è inammissibile che le gallerie che dovrebbero ospitare i binari della ferrovia siano utilizzati come ricoveri per animali”.

Il candidato ha proseguito poi con l’agricoltura: “Chi subisce la crisi finanziaria non ottiene risposte veloci da parte degli organi che emettono credito. Per questo occorre puntare sui confidi e su finanziamenti precisi: nei debiti in cui il debitore originario sia la Regione, dopo 90 giorni la Regione stessa si deve accollare gli oneri finanziari”.

Di seguito Panunzi ha affrontato anche la questione università: “Una società che opera tagli alla ricerca - ha detto - è una società senza futuro: bisogna saldare il distacco tra università e mondo del lavoro, e in tal senso i progetti messi in campo dall’ateneo viterbese vanno potenziati. I progetti Fixo, Unitusjob e Fixo hanno fatto sì che l’Università della Tuscia si piazzasse al decimo posto in Italia in quanto a job placement”. E poi ha continuato con una considerazione sul piano rottamazione appena varato dal Governo: “Al suo interno - ha sottolineato Panunzi - manca l’arredo bagno. Con questa decisione si è persa una grossa opportunità per il distretto ceramico di Civita Castellana”.

In chiusura Panunzi ha fatto un bilancio sulla campagna elettorale da lui sin qui condotta: “Una campagna condotta con la serenità di chi è andato in giro per il territorio ad ascoltare la gente, cercando di capire le loro problematiche e cercando di dare loro delle risposte”.

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