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Elezioni regionali - Firmato a Vetralla tra Coldiretti e la candidata per il Pdl Simonetta Badini
Un patto per il rilancio dell'agricoltura
Viterbo - 25 marzo 2010 - ore 13,00

- Un patto per il rilancio dell’agricoltura, all’insegna delle riforme, della promozione, delle politiche ambientali e di sviluppo virtuoso.

E’ quanto hanno concordato Simonetta Badini, unica donna candidata al consiglio regionale del Lazio per il Pdl e Gabriel Battistelli, direttore della Coldiretti di Viterbo, nell’incontro di ieri sera nella sede dell’associazione di Vetralla.

Battistelli e gli associati viterbesi hanno sottoposto alla candidata il decalogo agricolo laziale per rilanciare un settore che, nella Tuscia, rappresenta un’area predominante dell’economia: dal credito alle riforme, alla promozione delle tipicità, al welfare, passando per infrastrutture e formazione.

“Proposte che si sposano alla perfezione con il mio programma e con la mia idea di sviluppo rurale - ha affermato la Badini nell’incontro - in particolare rispetto alla tracciabilità dei prodotti locali e alla filiera corta. Occorre estendere l’obbligo di indicare l’origine degli alimenti in etichetta, per consentire la distinzione del proprio prodotto da quello importato, dando maggior risalto all’agricoltura locale.

È necessario promuovere sistemi che consentano la tracciabilità dei prodotti e delle materie prime, in modo da coniugare le aspettative dei consumatori, in termini di garanzia e sicurezza, con quelle delle imprese agricole, in termini di vantaggio competitivo e quindi di reddito.

Bisogna favorire con incentivi adeguati la filiera corta, il percorso che consente all’impresa di arrivare, con la propria produzione, direttamente al consumatore, esaltando il ruolo multifunzionale dell’agricoltura, recuperando importanti fette di valore aggiunto per le aziende agricole e fornendo maggiori garanzie per il consumatore”.

“Occorre rilanciare assolutamente il Piano di Sviluppo Rurale - ha continuato la candidata - strumento finanziario per favorire gli investimenti delle imprese agricole che, pur essendo ben strutturato, non ha trovato una veloce applicazione attuativa. E’ necessario snellirne le procedure burocratiche, abbreviando i tempi di risposta entro sei mesi dalla domanda presentata”.

Lo sviluppo, hanno concordato Battistelli e Badini, è frenato anche dalla carenza di vie percorribili veloci (strade e ferrovie), ma anche di sostegni informatici. Il commercio online, hanno fatto notare gli associati, sarebbe un’opportunità eccezionale per promuovere il prodotto made in Tuscia in Italia e nel mondo, ma molte località della provincia non sono ancora coperte dalla Banda Larga.

“Carenze ormai inaccettabili - ha commentato la candidata - che occorre sanare al più presto se vogliamo uscire dall’isolamento in cui viviamo da troppo tempo”.

“Il progetto che mi avete sottoposto è articolato e richiede un grande impegno - ha concluso la Badini - ma è una sfida che accetto volentieri e che affronterò con onestà e nell’assoluta condivisione di intenti”.

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