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Regionali - Giuseppe Parroncini ha illustrato le priorità del suo programma
"Subito una legge per il museo di Santa Rosa"
Viterbo - 26 marzo 2010 - ore 14,00

Giuseppe Parroncini
- “Stabilizzazione dei precari, approvazione del piano energetico, una proposta di legge per il soggetto pagatore nel settore dell’agricoltura e un’altra per l’istituzione del museo della Macchina di Santa Rosa. Oltre al programma, questi sono i primi atti che porterò in consiglio regionale”.

Giuseppe Parroncini, assessore agli Enti locali della Regione Lazio e candidato del Pd al consiglio regionale, illustra quelli che saranno i primi provvedimenti in caso di elezione.

“L’articolazione del mio programma – dice Parroncini – ho avuto già modo di spiegarla in questa campagna elettorale. Ed è in sintonia con quello della candidata presidente Emma Bonino. Quindi vorrei soffermarmi solo sui miei primi impegni se sarò eletto”.

Precari. “Poco fa ho avuto modo di incontrarmi con i giovani precari della sanità. L’altro giorno ho inviato una lettera ai ricercatori dell’università in lotta per svolgere il loro importante lavoro in condizioni certe. Precarietà e insicurezza legano le tante esperienze che ho conosciuto in questi anni e che ho ritrovato in campagna elettorale. Una certezza: mi batterò per la stabilizzazione fino in fondo, come già fatto per i precari di Lazio Service. Su quelli della sanità avevamo già iniziato il percorso, però bloccato dal commissario di governo”.

Piano energetico. “Si può fare subito, è già pronto. Non c’è solo il no al nucleare che è un punto fermo, ma un sì forte a un grande programma per le energie rinnovabili, che mette in moto e premia la ricerca anche dell’università della Tuscia, le piccole imprese, occupazione come il lavoro verde”.

Agricoltura. “Punto a una proposta di legge per il soggetto pagatore – continua Parroncini - come avviene in altre regioni.

La Regione Lazio ha investito risorse enormi per far crescere l’agricoltura ma i pagamenti tardano a causa dell’Agea, l’attuale ente pagatore esterno alla Regione. La legge sarà inoltre un ulteriore segnale per lo snellimento della burocrazia nelle procedure, su cui abbiamo già lavorato anche in altri settori”.

Cultura e turismo. Dopo quello degli Etruschi, subito un nuovo grande attrattore, quello dei Farnese. E poi la valorizzazione delle grandi tradizioni locali. Come Santa Rosa: deve diventare internazionale, un grande evento sulla via Francigena.

Da qui l’impegno a presentare una proposta di legge per l’istituzione del museo della Macchina di Santa Rosa. In accordo con le istituzioni locali, racchiuderà la storia di Viterbo, la progettualità, la creatività, l’espressione dell’artigianato artistico, il senso della comunità e l’amore della città.

La legge significa anche copertura finanziaria per il museo oggi, e negli anni per mantenerlo. Il momento giusto per realizzarlo è questo. In questi anni abbiamo dato priorità alle infrastrutture: Viterbo come sede dell’aeroporto, il collegamento con il maggiore porto turistico d’Europa con la ripartenza della trasversale Civitavecchia-Orte-Viterbo, il via ai lavori del corridoio tirrenico.

Con questi collegamenti, il museo potrebbe diventare meta di turisti che arrivano dal mare, dalla terra e dal cielo. Una visione di sviluppo a 360 gradi. Vecchie Macchine, video, foto storiche, manifesti d’epoca: il materiale a disposizione potrebbe veramente far compiere al Trasporto quel salto di qualità che tutti invocano da anni. E contemporaneamente, finalmente sarebbe il 3 settembre tutto l’anno. Queste – conclude Parroncini – sono le prime cose su cui punterò in caso di elezione”.

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