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Orte - Il lato rosa del centrosinistra contro l'idea di fare il calendario 2011
"Il Comune vuole svendere l'immagine delle donne"
Viterbo - 26 marzo 2010 - ore 16,00

Riceviamo e pubblichiamo
- L’originalità non è certo la qualità che contraddistingue l’Amministrazione Comunale di Orte, nella fattispecie gli assessorati al Turismo e alla Comunicazione.

Infatti i due Assessori che si occupano delle suddette deleghe hanno avuto la brillante, geniale e “innovativa” idea, per divulgare in Italia e nel resto del mondo, le bellezze del territorio ortano, di utilizzare l’ennesimo e scontatissimo strumento del calendario per l’anno 2011.

Ma la verà “novità” è rappresentata dal fatto che per ogni mese dell’anno, ogni scorcio di Orte sarà illustrato da una ragazza (e perché non un ragazzo?) che farà da “modella e guida virtuale” .

Ovviamente per reperire le future giovani ortane che mostreranno le bellezze del paese, e per le quali a detta dell’amministrazione, questa iniziativa sarà “una straordinaria occasione”, è stata indetta una selezione pubblicizzata sia sul sito del Comune che attraverso la creazione di un profilo ad hoc sul social network facebook.

Le ragazze dovranno avere una età compresa tra i 18 e i 28 anni e sottinteso di bella presenza, per essere in sintonia con gli scorci panoramici e le “bellezze” locali.

E’ legittima curiosità chiedersi quali saranno i criteri di selezione e se sarà creata una giuria di “esperti” sul modello televisivo, visto che saranno molte le ragazze che, attirate da questa opportunità così straordinaria, parteciperanno al concorso ed inevitabilmente non verranno scelte.

Certamente, dal punto di vista di tanti nostri concittadini che in questo momento hanno perso il lavoro, delle aziende locali che sono costrette a chiudere per la crisi economica che sembra non finire mai, e soprattutto di tante Donne discriminate e costrette per prime a vivere la condizione di precarie o disoccupate a vita, l’attenzione e la promozione di questa iniziativa appare quanto mai inadeguata rispetto alle esigenze e ai bisogni reali della comunità.

Rispetto a questa scelta, quanto meno inopportuna, ci sentiamo di fare alcune riflessioni, come persone, innanzitutto, e come donne.

Quale esempio l’amministrazione comunale propone ai nostri giovani, anzi alle nostre giovani?

I giovani sono in cerca di modelli da imitare, di persone a cui guardare, di grandi da cui imparare… mentre cercano il senso della vita, il loro posto nel mondo. Nello stesso tempo, è un dato di fatto, molti ragazzi, maschi e femmine, hanno voglia di mettersi in mostra, in gioco, di sfidarsi, anche di essere e apparire belli, per lo più per cercare conferme esterne di una sicurezza che ancora non hanno.

Cosa fa la televisione?

Strumentalizza questi desideri normali, tipici, di un’età in cui tutto appare possibile, e ne fa marketing (mercato, commercializzazione)…pubblicità.
Così si adegua anche l’amministrazione di Orte, nelle figure dell’Assessore alla Comunicazione Angelo Ciocchetti, e dell’unica Assessore Donna, Giulia Corradi, che oltre alla delega al Turismo ha anche quella non meno importante alle “Pari Opportunità”.

Indubbiamente un grande esempio di attenzione sociale ai giovani e alla Donna… e al merito, soprattutto!

In una città in cui abbiamo da un lato giovani che con iniziative frutto della loro intelligenza e bravura, fanno rivivere il Cinema ad alti livelli, si cimentano nelle band musicali, negli sport agonistici, o semplicemente si dedicano con profitto allo studio, questa amministrazione di fatto annulla la meritocrazia, riproponendo un modello che strumentalizza la donna come oggetto di scambio o marchio di qualità, e che ha trovato terreno fertile presso una certa parte politica: il modello della donna Velina tanto caro al Berlusconi Pensiero.

Ci chiediamo: era davvero l’unico modo per promuovere il territorio ortano? E se invece di selezionare donne giovani e belle e con aspettative di carriera nello spettacolo, si fosse pensato di pubblicizzare il nostro paese con ortani (uomini e donne di tutte le età) la cui storia di vita ha arricchito a vario titolo la tradizione culturale, artistica e sociale della comunità?

Crediamo che questa scelta sarebbe stata un’ottima “opportunità” per questa amministrazione per promuovere una Cultura diversa da quella impostaci quotidianamente dai media e dalla società dell’apparire, e che si identifica con una Cultura di Centro-Ddestra dove l’omologazione garantisce il successo.

Esortiamo tutti i cittadini ortani, in particolare le donne, a prendere una posizione e ad esprimere il loro dissenso affinchè l’amministrazione rifletta su questa iniziativa superficiale e discriminante che ha promosso.

Giovani! Ragazze! Sta a voi, per primi, dire no.

Donne del centrosinistra - Orte

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