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Cronaca - La conferma arriva da una sentenza della corte di Cassazione
Minacciare licenziamento di un dipendente è reato
Viterbo - 27 marzo 2010 - ore 11,00

- Il datore di lavoro che minaccia i propri dipendenti di licenziamento compie un reato.

Lo si apprende da una sentenza con cui la Cassazione ha confermato la condanna di un imprenditore per il reato di minacce.

In particolare, da quanto si apprende, l'imputato aveva ripreso una dipendente per non aver accettato di svolgere l'attività lavorativa fuori dal normale orario di servizio, asserendo che "l'avrebbe messa a fare del lavoro molto pesante o con macchinari difficili da utilizzare di modo che sarebbe stata costretta a licenziarsi per non stressarsi" e prospettandole, con la minaccia di licenziamento, un "ingiusto danno".

La Suprema Corte ha rigettato il ricorso dell'uomo e confermato la condanna, inflitta all'imputato dal tribunale di Perugia, al pagamento di una multa di 51 euro e al risarcimento danni in favore della parte offesa.

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