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Esteri - Lo ha detto Silvio Berlusconi all'incontro con Gheddafi
“Israele, fermate i nuovi insediamenti”
Viterbo - 27 marzo 2010 - ore 16,15

- Gheddafi ha accolto il presidente del consiglio Silvio Berlusconi all’aeroporto di Sirte, in Libia, dove si è aperto oggi il 22esimo vertice della Lega Araba.

Il premier ha parlato al vertice del piano edilizio israeliano. “Abbiamo ribadito a Israele - ha detto il Cavaliere - che le recenti decisioni riguardanti gli insediamenti sono controproducenti e possono compromettere seriamente le possibilità di ripresa del dialogo. I fatti compiuti, annunciati alla vigilia della ripresa dei negoziati, certamente non sono di aiuto. Su questo punto auspichiamo che Israele ascolti la voce degli amici, come quella dell’Italia e degli Stati Uniti d’America”.

“Vi rivolgo un appello - ha proseguito Berlusconi - a confermare e consolidare le posizioni moderate, lungimiranti e costruttive verso la pace e la sicurezza nella regione mediorientale. Quelle posizioni, lo riconosco con piacere, che proprio la Lega degli Stati Arabi ha così responsabilmente espresso con la decisione di sostenere il presidente Abbas nell’avvio dei negoziati indiretti tra le parti con la mediazione del presidente Obama”.

Credo molto - ha proseguito il presidente del consiglio - nell’impegno del presidente Obama e della sua amministrazione. È questo il momento di dare una chance alla pace. Ne abbiamo la possibilità. Ne portiamo la responsabilità. Ne sentiamo l’urgenza. Nessun Paese, nemmeno Israele, può vivere in isolamento.

La porta della trattativa deve rimanere aperta. Chiuderla adesso significherebbe condannare un’intera generazione di giovani allo scontro, anzichè alla pacifica convivenza”.

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