- A Viterbo una campagna elettorale molto combattuta, si è chiusa con un po' di Sgarbi. Nel senso di Vittorio.
E' toccato al noto critico d'arte, l'onore di chiudere la lunga schiera di ospiti politici che hanno fatto tappa nella Tuscia. Ieri sera dopo le 22 è arrivato al gran caffè Schenardi. E la sua, come sempre, non è stata una visita passata inosservata. Anzi.
Il leader della lista Liberal ha parlato, si è speso per la Tuscia, soffermandosi sulle sue bellezze artistiche, ricordando Bomarzo, Villa Lante e di come vadano valorizzati, magari attraverso un testimonial, come accaduto negli anni scorsi per Civita di Bagnoregio.
Alla sua lista, prima esclusa e poi riammessa, non è stato accordato il rinvio delle elezioni per consentire di fare campagna elettorale come per le altre in corsa. Non l'ha presa molto bene. Ma da uomo dalle mille risorse, ha pensato a una singolare protesta, che ha annunciato in anteprima a Viterbo.
Mettere in scena a Roma un presepe napoletano (o napolitano?) in cui lui è il solo figurante, quindi con cinque capre. Alle quali ha già dato un nome. C'è Travaglina, Santorina, tanto per fare il verso a due nomi del mondo del giornalismo. Ma non manca anche Esterina. Fin troppo chiaro il riferimento al vice presidente della Regione, che non ha dato l'ok al rinvio del voto. Messa in scena prevista: oggi a Roma.
Per il resto, Sgarbi si è intrattenuto un po' con tutti, gradendo in particolare la compagnia del gentil sesso.
Si è seduto ai tavoli del caffè. Visto il grado di confidenza, da fuori, sembrava che stesse parlando con persone del suo entourage e non conosciute al momento.
Probabilmente si sarà trovato particolarmente a suo agio a Viterbo. Potrebbe essere proprio lui il testimonial della Tuscia. Chissà.
Fotogallery - Sgarbi al gran caffè Schenardi
