- “Spiegazioni sulle fatture dell’acqua inviate dalla Talete ai cittadini del comune di Vetralla e sospensione dei pagamenti finché non vengono dati i chiarimenti richiesti”.

A chiederlo alla Talete spa e all’amministrazione comunale, è la delegazione vetrallese di Codici (Centro per i diritti del cittadino) che, a tal proposito, ha inviato un fax e una lettera raccomandata alla società di gestione del servizio idrico, al sindaco, al presidente del consiglio, agli assessori e ai consiglieri comunali e per conoscenza anche alla Ato 1 Lazio Nord-Viterbo e al Comitato per la vigilanza sull’uso delle risorse idriche presso il ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio.

“Le fatture inviate – dichiara Daniele Camilli di Codici – prevedono una serie di importi la cui strutturazione non risulta chiara e per la quale chiediamo, in veste di associazione dei consumatori, che ci vengano fornite delle spiegazioni.

Innanzitutto è previsto il pagamento per il servizio di depurazione, quando, dai dati a nostra disposizione, nel 2008 il Comune di Vetralla risulta sprovvisto di impianto di depurazione delle acque reflue nei seguenti territori: a) Vetralla-Centro storico Lato Nord, circa 2500 utenze, Corso d’acqua Fosso Setano; b) Località Tre Croci, circa 700 utenze, Corso d’acqua Fosso Valle Baghina; c) Località Filolongo, circa 1500 utenze, Corso d’acqua Fosso Patente o Valle Caiana; d) Località Tre Croci, circa 200 utenze, Corso d’acqua Fosso Cavone.

Vorremmo dunque avere chiarimenti in merito alla tariffa di depurazione presente nelle fatturazioni emesse, sapere se è stato installato un depuratore nelle zone citate o presentato, per le stesse, un progetto in merito. Inoltre – prosegue Camilli – nel periodo considerato, vale a dire il 2008, molti cittadini del territorio di Vetralla sono rimasti, per diversi mesi, senza erogazione d’acqua nelle proprie abitazioni.

Situazione testimoniata dalla convocazione di un consiglio comunale straordinario aperto agli interventi dei cittadini (11 ottobre 2008), da una petizione che ha portato alla raccolta di oltre 400 firme solo a Vetralla e a Tre Croci e da una serie di testimonianze tutt’oggi visibili su Youtube.

Chiediamo pertanto che le zone coinvolte da quanto accaduto siano esentate dal pagamento degli importi previsti nella fattura ovvero sia prevista per esse una consistente riduzione dell’importo richiesto per mancata erogazione del servizio. Dopodiché, in tutte le fatturazioni che ci sono state mostrate le date di lettura per il periodo di calcolo dell’importo risultano al 31 dicembre 2007 (Lettura precedente) e al 31 dicembre 2008 (Lettura attuale).

Essendo difficile, sebbene, stando alle leggi della fisica, non impossibile, effettuare centinaia di letture nello stesso giorno, chiediamo chiarimenti sui tempi e le modalità utilizzate per la lettura dei contatori.

Ci è stata poi mostrata una fattura dove la lettura attuale effettiva cade in data 31 dicembre 2008, mentre quella precedente è datata primo gennaio 1970, quando il titolare della stessa risulta essere residente nell’abitazione considerata dal 1990. E’ poi quantomeno inusuale che nel corso degli ultimi 40 anni non sia stata emessa a suo carico nessun’altra fattura prima di oggi. Vorremmo infine avere chiarimenti – sottolinea Camilli – in merito al calcolo della mora applicata ad alcuni cittadini che hanno ricevuto le fatture, verificandosi in talune fatturazioni l’applicazione dell’indennità di mora a fronte di pagamenti di emissioni precedenti definiti invece ‘regolari’”.

All’amministrazione comunale Codici chiede invece di “convocare un consiglio comunale avente come oggetto la problematica sollevata oppure di fare della stessa oggetto di discussione nell’ambito della prossima seduta consiliare”.

Per chiunque volesse inoltrare reclami alla Talete, "può rivolgersi – conclude Camilli – direttamente alla delegazione di Codici telefonando al numero 3394507166 o scrivendo una mail codici.vetralla@codici.org".