:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Roma Nord | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | Corriere2000|


Viterbo - Durante la scorsa udienza era stata accolta dai pm la richiesta di patteggiamento - Si accorpano i due filone dell'operazione Dazio
Scapigliati torna davanti al giudice
Viterbo - 30 marzo 2010 - ore 4,30

Massimo Scapigliati
- Scapigliati torna davanti al giudice.

Si terrà questa mattina, al tribunale di Viterbo, l'udienza per il giudizio di Massimo Scapigliati.

Durante la scorsa udienza, tenutasi nell'aula 5 del tribunale di Viterbo, i pm Fabrizio Tucci e Stefano D'Arma avevano accolto la richiesta di patteggiamento a tre anni presentata dai legali di Scapigliati, Marco Russo e Roberto Delfino.

L'ex caposervizio di Palazzo dei Priori, responsabile per cave, torbiere e pubblica incolumità, non comparirà solo davanti al giudice. Insieme a lui ci saranno anche il funzionario della Regione Lazio Giuseppe De Paolis, addetto all'ispettorato di polizia mineraria ed energia, e Antonio Di Cioccio, della Soprintendenza.

I due filoni dell'operazione Dazio, condotta dalla forestale e culminata negli arresti del 30 settembre 2009, finiscono, così, per confluire in un'unica udienza.

Durante l'ultima, del 2 marzo, il giudice Gaetano Mautone si era dichiarato incompatibile, avendo egli stesso emesso le ordinanze di custodia cautelare a carico di Scapigliati & Co. nella fase delle indagini preliminari.

Lo stesso problema di incompatibilità potrebbe presentarsi all'udienza di oggi, 30 marzo.

Scapigliati fu arrestato il 30 settembre 2009, con l'accusa di corruzione e concussione. Secondo i pm Tucci e D'Arma avrebbe fatto da intermediario nel rilascio di false autorizzazioni, in materia di cave e vincoli paesaggistici.

Nel corso della stessa operazione, condotta dalla forestale, finirono in manette anche Antonio Di Cioccio, Giuseppe De Paolis e Giovannino Fatica, con l'accusa di corruzione.

Copyright 2010 TusciaWeb - Chi siamo

Condividi