- Marcello Meroi è stato appena eletto presidente della Provincia, ma sa già che tra cinque anni dovrà cedere il passo. Non a uno qualsiasi, ma a Maurizio Gasparri.
Il presidente del gruppo Pdl al Senato è stato tra i primi ieri a chiamare il neo eletto presidente e scherzando (chissà fino a che punto) ha fatto i complimenti a Meroi.
“Poi mi ha detto che tra cinque anni – spiega Meroi – vorrà venire lui a palazzo Gentili. Chiudere la carriera politica a Viterbo gli piacerebbe. Io gli ho detto di sì. A patto che io prenda il suo posto”.
Si può anche scherzare, dopo avere tirato il fiato per un mese e avere ottenuto la vittoria in Provincia al primo turno. La prima volta che accade.
“Avere ottenuto questi consensi – spiega Meroi – è merito di tutti, contro un avversario che si è mostrato leale. E' una vittoria della coalizione e di Berlusconi”. A Viterbo, come da previsione, il risultato migliore. Forse anche oltre le previsioni.
“E' stata una bella vittoria in provincia – sostiene – eccezionale in città”.
Meroi è in politica non da ieri. “Sono tanti anni – ricorda – che lavoro per il territorio. La gente se ne è ricordata. Adesso dobbiamo impegnarci per migliorare la Provincia”.
Il primo impegno da presidente? “Andare a Roma – ricorda - come avevo anticipato in campagna elettorale e parlare con il ministro Matteoli”.
Insieme a Federico Grattarola? “Sì – continua – lo avevo detto e l'ho confermato anche oggi”.
Il centrodestra riconquista la Provincia a Viterbo, dopo la vittoria in Regione. “La destra meritava di vincere – prosegue Meroi – il valore di questo risultato è alto, sopratutto se si considera l'assenza di una lista nella capitale.
Oggi abbiamo riallineato le amministrazioni comunale, provinciale e regionale”.
Meroi passa al primo turno, dando in qualche modo ragione a chi fin dalla prima ora ha cercato l'alleanza con l'Udc.
A risultato acquisito e dopo il forte successo alle urne, Gianmaria Santucci, segretario provinciale del partito di centro, in piazza per festeggiare Meroi, lo fa notare.
“E' la prova – sostiene Santucci – che questo accordo è stato voluto dalla gente. E' stata provata la volontà degli elettori, dopo cinque anni da buttare, di ripetere l'esperienza del centro destra a palazzo Gentili”.
Con quattro consiglieri eletti, l'Udc diventa pedina fondamentale per il centrodestra a palazzo Gentili. Adesso c'è una squadra di governo da mettere in piedi. “Il resto lo vedremo”, dice Santucci.
