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Elezioni - Lavoro, energie rinnovabili e infrastrutture tra le priorità del programma dell'assessore regionale
Parroncini, una vita da mediano
Viterbo - 6 marzo 2010 - ore 14,15

L'assessore regionale Giuseppe Parroncini presenta il programma per le elezioni regionali
- “Ho ancora molto da dire e soprattutto molto da fare. Per questo mi candido. Per lavorare al servizio della gente e del territorio. Non come un attaccante che cerca a tutti i costi il gol, ma come un mediano che corre instancabilmente su e giù dal campo”.

Giuseppe Parroncini presenta così la sua candidatura tra le fila del Pd a sostegno di Emma Bonino per le imminenti elezioni regionali. Forte dell'esperienza ormai decennale alla Pisana, prima come consigliere di opposizione e da qualche mese come assessore agli enti pubblici, elenca le priorità del suo programma: lavoro, infrastrutture, energie rinnovabili e università.

“Il lavoro è in assoluto il tema più importante – spiega Parroncini -. Solo partendo da qui si può costruire un futuro migliore. Cercheremo di dare una risposta ai precari, ai disoccupati e a chi ha redditi troppo bassi. La Regione ha già stanziato un fondo cospicuo per il reddito minimo garantito. 13mila persone hanno ottenuto un contributo di 7 mila euro annui, ma le domande presentate erano circa 100mila, quindi è ovvio che bisogna fare di più”.

E al lavoro sono inevitabilmente legati tutti gli altri aspetti. In particolare l'energia rinnovabile e le infrastrutture. “Il nostro no al nucleare è netto – continua l'assessore regionale –. Ma non è un rifiuto fine a se stesso. Alla proposta del governo di riattivare le centrali nucleari, contrapponiamo un potenziamento di quelle che producono energia pulita: eolico, solare e idroelettrica.

Civitavecchia e Montalto producono circa il 15% dell'energia nazionale. Un quantitativo enorme che se venisse prodotto con le energie rinnovabili sarebbe una risorsa enorme. Nei prossimi 10 anni, quindi entro il 2020, vorremmo arrivare a produrre 2500 megawatt di energia pulita. Cinque volte quella che si produce adesso”.

Poi ci sono le infrastrutture. L'aeroporto, ma non solo. “Ha ragione la Bonino quando dice che lo scalo sarebbe una cattedrale nel deserto senza la ferrovia. Ma la Regione si è già attivata in questo senso. L'isolamento dell'alto Lazio rispetto a Roma si sta pian piano disgregando. Penso ad esempio ai lavori sulla trasversale e al corridoio tirrenico. Ora resta appunto da potenziare la ferrovia. Il governo Prodi, l'Enac e l'Enav ci hanno dato aiuti concreti. Adesso è arrivato il momento che anche il Cipe faccia la sua parte”.

Ultimo punto, da non trascurare, la collaborazione con l'università. “L'ateneo della Tuscia deve crescere in sinergia con il mondo del lavoro. Qualcosa è già stato fatto con gli agricoltori e le aziende del distretto ceramico, ma c'è ancora molto da approfondire. L'economia della Tuscia deve qualificarsi e puntare sull'innovazione tecnologica”.

Infine una “frecciatina” agli avversari. “La destra ha creato una situazione antipatica per quanto riguarda la presentazione delle liste – conclude Parroncini – che oltre a disorientare gli elettori pone un problema legislativo non indifferente. Il presidente della Repubblica deve essere super partes. Non può essere tirato per la giacca da tutte le parti. Le regole sono le colonne portanti della democrazia. Dovrebbe bastare questo a far capire che vanno rispettate”.

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