Riceviamo e pubblichiamo - La ricorrenza del 6 marzo è stata onorata anche quest’anno all’ospedale di Belcolle dove si è tenuta una breve, ma sentita cerimonia con la benedizione del pane, impartita dal cappellano del nosocomio don Giuseppe Giulianelli e con una donazione di un cesto floreale sotto la statua della Santa nel piazzale antistante l’ospedale di Belcolle. E’ seguita poi la visita nei reparti di Pediatria, Ostetricia e Ginecologia e presso l’Asilo Nido aziendale.

Una delegazione di volontari in rappresentanza delle sorelle clarisse del Monastero di Santa Rosa, guidata e accolta dal personale medico e paramedico, ha distribuito, ai bambini e ai loro parenti, il pane benedetto in ricordo del miracolo compiuto da Rosa in aiuto dei più bisognosi e rinnovando idealmente il legame che, da sempre, unisce la figura della giovane Santa ai fanciulli viterbesi.

Alla cerimonia di questa mattina erano presenti: la direzione sanitaria di Belcolle, rappresentata da Franco Sileoni accompagnato da una folta delegazione, il direttore dell’Unità operativa di Pediatria Massimo Palumbo, il presidente del tribunale del malato, alcuni rappresentati della Polizia di Stato e una delegazione delle Suore Clarisse di Santa Rosa, promotrice dell’iniziativa.

Nelle prime ore del pomeriggio preceduta dal Gruppo Sbandieratori del Centro Storico di Viterbo, si è snodata la piccola ma grande processione dei “Boccioli di Santa Rosa, dalla Chiesa di Santa Maria in Poggio (Crocetta) fino al Santuario di Santa Rosa, dove don Alfredo Cento, dopo una simpatica omelia catechistica, ha concluso la cerimonia con tradizionale bacio alla reliquia del Cuore della Santa e la distribuzione del “Pane” benedetto.

Al termine dell’incontro nel Santuario, presso la sala costumi del corteo, si è svolta la consueta prenotazione per la prova di assegnazione dei costumi boccioli da indossare alla processione del 2 settembre.

Alle 18 è stata celebrata la solenne messa eucaristica presieduta dal vescovo di Viterbo Lorenzo Chiarinelli, alla presenza delle autorità civili e militari, dei Facchini di Santa Rosa, di religiosi dei vari ordini presenti nella nostra città e di numerosi fedeli.

Al termine della celebrazione, la giornata si è conclusa con una semplice momento di fraternità, preparato dalle Clarisse, in segno di ringraziamento verso tutti coloro che hanno partecipato spiritualmente e devotamente al buon compimento della festività.

Le Sorelle Clarisse del Monastero di Santa Rosa