:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri


Elezioni provinciali - Grattarola risponde alle domande di Rdb
"Saremo a fianco dei precari e dei cittadini"
Viterbo - 6 marzo 2010 - ore 20,00

Federico Grattarola, cadidato Pd alla presidenza della Provincia
- Sollecitato dalle domande dei rappresentanti sindacali Sergio De Paola e Lino Rocchi, della Rdb Viterbo, il candidato alla presidenza della Provincia di Viterbo, Federico Grattarola, risponde in merito agli argomenti esposti.

Tenuto conto dell’enorme costo annuale del direttore generale vi è l’impegno a non prevedere più tale figura e/o similari?
"Il dibattito politico degli ultimi mesi si è notevolmente incentrato sulla figura del direttore generale all’interno dell’amministrazione provinciale. A livello politico si è fatto un profondo ragionamento sull’opportunità di mantenere questa figura all’interno della strutture provinciale.

L’intenzione, scaturita dal confronto, è stata proprio quella di prevedere il “taglio”, se così si può dire utilizzando un termine forte, della figura del direttore generale. Nelle previsioni della coalizione di centrosinistra, dunque, non c’è la figura del direttore generale della Provincia.

Ovviamente il “risparmio” in termini di risorse economiche sarà trasferito sul personale di ruolo e quello precario. Dal mio punto di vista ritengo da tempo che la figura del direttore generale già rappresentava una problematica per l’amministrazione uscente. Nel segno della chiarezza, come ho sempre sostenuto, la decisione di fare a meno del direttore generale doveva già essere stata assunta. Se sarò eletto l’abolizione del direttore generale sarà uno dei primi punti all’ordine del giorno".

In considerazione delle continue assunzioni di personale precario per il tramite di agenzie interinali e altro, con maggiori costi per l’ente e minore trasparenza nella selezione; visto che comunque tali spese incidono sul costo del personale, vi è l’impegno ad assunzioni mediante procedure di evidenza pubblica possibilmente con graduatorie numeriche?
"La chiarezza e la trasparenza ha sempre contraddistinto il mio impegno politico nella gestione della cosa pubblica e fin dalle prime battute della campagna elettorale ho trasferito in essa questa mia prerogativa.

Sicuramente non mancherò di trasferirla nella gestione della Provincia qualora gli elettori mi accordassero la loro fiducia. Siamo per una gestione delle istituzioni estremamente chiara, fatta di vicinanza ai cittadini e soprattutto a chi entra o già fa parte del mondo del lavoro. Le gare ad evidenza pubblica, le graduatorie numeriche sono indice di trasparenza e certamente sarò il primo a garantirne il rispetto".

In relazione a una crescente disarmonia dei comportamenti dei dirigenti in merito al trattamento del personale, è pensabile che la gestione del personale e delle relazioni sindacali possa fare capo al Presidente della provincia in modo da accorciare la catena delle decisioni e delle responsabilità?
"Il presidente della Provincia di Viterbo, è una figura che prima di tutto deve garantire l’armonia e l’efficienza della macchina che è chiamato ad amministrare. Il rapporto tra dirigenti, personale e sindacato, deve essere altrettanto gestito nei termini di una corretta e produttiva collaborazione.

Chiaramente nel rispetto dei regolamenti e delle normative, l’intenzione è certamente quella di snellire la macchina operativa ed in questo contesto l’attività del Presidente dovrà essere maggiormente funzionale alle prerogative amministrative. Snellire la macchina amministrativa significa anche ottenere un maggiore risparmio delle risorse pubbliche".

Tenuto conto che molti uffici sono in locali presi in affitto con locazioni di non scarsa entità, in considerazione che alcuni uffici presentano situazioni di non messa a norma, si ritiene doveroso un capitolo di spesa e un intervento per la sicurezza dei lavoratori?
"Nell’ambito della rifunzionalizzazione del sistema di gestione provinciale, le strutture hanno certamente una prerogativa in termini di produttività e qualità del lavoro. Una sorta di censimento degli uffici interni e dislocati in altre sedi sarà la prima attenzione che adotteremo nell’amministrare la provincia viterbese.

A quel punto sapremo con precisione come intervenire e in che modo migliorare gli ambienti di lavoro, sia nella messa a norma, sia nella dotazione tecnica. Va, comunque, sottolineato che l’attuale sede della Provincia di Viterbo, non garantisce di per se un sistema strutturale adeguato alle esigenze dell’ente e per questo mi impegnerò nel reperimento di fondi utili alla progettazione di una nuova sede sicuramente più funzionale".

Considerando gli impegni presi dal presidente Mazzoli nel mese di dicembre 09 a reintegrare il fondo salario del personale di circa 500mila euro tolti unilateralmente negli anni precedenti, tale impegno è confermato comunque?
"Certamente l’impegno verrà mantenuto con l’obiettivo di aumentare ulteriormente il fondo salariale del personale razionalizzando risorse dalla rimozione della figura del direttore generale e dal risparmio derivante dall’abolizione delle segreterie politiche".

Ogni politico ha diritto alle sue segreterie di fiducia, possiamo augurarci però che tali segreterie vengano pagate con i soldi del partito e non con i soldi destinati al personale interno?
"L’attività delle segreterie politiche ha certamente una connotazione non legata al sistema di gestione dell’attività della Provincia di Viterbo.

Anche in questo caso il contesto in cui deve essere affrontato il problema è quello della coalizione, per portare all’attenzione degli elettori una decisione netta e irrevocabile. Credo che le segreterie politiche non debbano gravare sulle risorse della Provincia, questo è un dato di fatto che porta nella direzione di abolirne la presenza all’interno della macchina amministrativa".

Infine, a tutto il personale precario che da anni è in servizio presso l’ente, si garantiranno eguali opportunità e garanzie?
"La precarietà, purtroppo, è una situazione lavorativa figlia di una crisi economica ormai intensa e non solo manifestatasi negli ultimi anni. Il mondo del lavoro ha bisogno di un sostegno da parte delle istituzioni per garantire una sicurezza occupazionale soprattutto per i giovani.

Già più volte in questi primi appuntamenti elettorali ho evidenziato l’esigenza di dare nuova speranza ai giovani, dimostrando loro l’impegno verso un percorso formativo-lavorativo, che sia funzionale ad una stabilità del loro futuro.

Saremo al fianco del personale precario garantendo loro opportunità, come lo saremo verso chi si affaccia in questo momento al mondo del lavoro. Saremo soprattutto attenti alle problematiche del personale di ruolo prevedendone una riqualificazione in termini di professionalità promuovendo corsi di formazione mirati".

Copyright 2010 TusciaWeb - Chi siamo

Condividi