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La Svizzera
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No al taglio ulteriore delle pensioni. È questo l'esito del referendum nazionale tenutosi in Svizzera.
Nella Confederazione il sistema pensionistico si basa sui cosiddetti tre pilastri, cioè la previdenza pubblica, quella professionale e quella individuale. I primi due pilastri sono obbligatori, il terzo no.
Le rendite annuali del secondo pilastro, cioè della previdenza legata al settore lavorativo o all'impresa, hanno un' aliquota minima di conversione, da applicare agli asset accumulati con le trattenute sui salari. Questa aliquota è attualmente al 7% per gli uomini ed al 6,95% per le donne, ma è già in via di riduzione al 6,8%, per uomini e donne.
Il governo e la maggioranza del parlamento proponevano di ridurla ulteriormente al 6,4% nel 2016, al fine di evitare probabili difficoltà finanziarie al secondo pilastro, causate dall'invecchiamento progressivo della popolazione.
Socialisti e verdi si sono opposti a questa riduzione, giudicandola eccessiva. Il "no" alla nuova limatura delle pensioni ha dato ragione agli oppositori, raccogliendo il 72,7% dei votanti.