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Viterbo - Il fatturato dei viaggi organizzati da Cral e dopolavoro - Indagine Isnart presentata alla Btsa
Turismo sociale da un miliardo e mezzo di euro
Viterbo - 8 marzo 2010 - ore 14,00

- Un miliardo e mezzo di euro. Sarebbe questo il fatturato prodotto dal turismo sociale e associato in Italia.

Il dato proviene da un'indagine Isnart (Istituto nazionale ricerche turistiche) presentata durante la decima edizione della Btsa (Borsa del turismo sociale e associato), svoltasi a Viterbo.

La ricerca, riguardante il mondo dei viaggi organizzati dai circuiti dei Cral aziendali, dei dopolavoro, delle scuole e delle parrocchie, è condotta dall'Isnart in collaborazione con il sistema Cati, l'osservatorio Btsa e con l'aiuto di un questionario ad hoc con 45 domande.

Secondo lo studio, sarebbero più di 800mila i turisti che, lo scorso anno, hanno prenotato la propria vacanza attraverso il circuito sociale e associato, per un totale di un milione e 126mila vacanze.

Il fatturato effettivo ammonta a 727,3 milioni di euro. Ma, considerando che, secondo l'Isnart, questi turisti effettuano in media 2,3 soggiorni all'anno, la cifra va almeno raddoppiata.

6400 sarebbero le strutture coinvolte da questo tipo di domanda turistica, equivalenti al 9,3% del totale nazionale.

E' risultato che le case per ferie sono le strutture più utilizzate (28%), seguite dagli ostelli per la gioventù (22,4%), dagli alberghi (15,5%) e dai villaggi turistici (15%).

Le associazioni sportive (5,2%) e quelle culturali (4,7%), invece, risultano essere le tipologie più diffuse a livello nazionale, immediatamente seguite dai Cral aziendali (3%) e dalle scuole (2,7%). Queste le strutture attraverso le quali passa gran parte della domanda turistica.

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