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Lago di Vico - Arsenico nell'acqua - Interviene Romito (Sinistra ecologia e libertà)
"Perché i sindaci non ammettono il problema?"
Viterbo - 8 marzo 2010 - ore 16,00

Riceviamo e pubblichiamo - Non si capisce la resistenza dei sindaci di Ronciglione e Caprarola a considerare contaminata l’acqua che esce dai rubinetti delle case della loro città.

La buttano persino in politica: “acqua di sinistra, acqua di destra”.

Qui ci sono decine di migliaia di cittadini dei territorio di mezza Tuscia che non possono bere acqua per la certificata presenza di metalli.

Anche una parte della popolazione di Civita Castellana non può bere né usare per scopi alimentari l’acqua per la presenza di arsenico, micidiale sostanza che aiuta i tumori allo stomaco.

Come se non bastasse i sindaci e i cittadini stanno per esser privati della acqua pubblica: la gestione degli acquedotti deve essere privatizzata per decreto del governo che, non contento, sta eliminando anche la norma che prevede gli Ato.

I Comuni che hanno problemi di potabilità impongano alla società provinciale Talete di risolvere il problema; intimino a Talete di non inviare bollette per l’acqua a tariffa piena, ma ridotta della metà per la mancata erogazione di acqua potabile; garantiscano un'informazione costante, almeno settimanale, sulla potabilità dell’acqua, curando la pubblicazione delle analisi; difendano la gestione pubblica dell’acqua, con ogni iniziativa compreso il sostegno al referendum abrogativo.

Francesco Romito
Sinistra ecologia e libertà

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