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Elezioni provinciali - La presentazione di Giancarlo Guerra (Lista Idv)
"Mi candido per dare un futuro migliore ai nostri figli"
Viterbo - 8 marzo 2010 - ore 17,30

Riceviamo e pubblichiamo - Mi sono candidato nella lista IdV - Di Pietro, con il professor Raffaele Saladino (insigne docente dell'Università della Tuscia e anche lui IdV - vedere sito università) come presidente, perché non posso più stare ad aspettare che la classe politica italiana, una casta fatta anche di cocainomani, evasori, mafiosi e corruttori alcuni già condannati, possa rinnovarsi solo per raggiunti limiti di età.

E' vero che gli anziani sono portatori di esperienze, di testimonianze, di valori ma, in quanto a questi ultimi, mi sembra che quelli che interessano i “babbioni” del nostro Parlamento (sia a destra che a sinistra) siano quelli dell'arricchimento personale o, peggio ancora, della libertà personale, nel senso che da “onorevoli” è più difficile essere processati, viste le leggi “ad personam”, per i reati commessi in gioventù (corruzione, falso in bilancio, finanziamento illecito ai partiti, evasione fiscale, ecc) quando alla politica non pensavano affatto.

Mi sono candidato perché vorrei che i miei e i vostri figli possano crescere in un mondo con meno polveri sottili (per questo sono contrario all'aeroporto di Viterbo), meno colate di cemento, antenne telefoniche rese innocue per la salute, un mondo senza centrali nucleari, rigassificatori, inceneritori, discariche abusive, rifiuti tossici e acqua privata.

Vorrei che in futuro si possa viaggiare con auto a idrogeno e usare, nelle nostre case, solo l'energia solare, quella eolica e a biomasse; che si possa scegliere liberamente le persone per cui votare; avere sempre più occasioni di crescere e formarci culturalmente dividendo le nostre città con tutti, meridionali e settentrionali, immigrati e disabili, che i nostri figli possano diventare “cittadini d'Europa” in una scuola degna di questo nome e avere ospedali finalmente efficenti...

Il problema attuale si chiama crisi economica (che a sentire Berlusconi prima non c'era poi siamo stai i primi a superarla!) e quindi il Lavoro. Sono convinto che un grosso aiuto per risolverlo può venire dal Turismo. Penso ad un sistema integrato in cui operatori di Marta e Tuscania (e dell'intero comprensorio dall'ex Ducato di Castro ai Cimini) che hanno straordinarie potenzialità in settori per fortuna diversi, possano costruire assieme un unico pacchetto di offerte in grado di mettere assieme fiume, lago, ambiente, archeologia, enogastronomia, centri storici, percorsi trekking, in mbk o a cavallo e prodotti tipici (pesce, olio, vino, ortofrutta) e biologici magari estendendo l'attuale riserva naturale di Tuscania all'intero bacino del fiume Marta che verrebbe così meglio tutelato e monitorato.

Tutto potrebbe ruotare attorno all'unica “materia prima” che abbiamo a disposizione, il nostro patrimonio storico, ambientale e monumentale: agricoltura (prodotti tipici), artigianato (antichi mestieri), ricettività, gastronomia, appuntamenti folkloristici e del calendario religioso... Senza grandi impianti (aeroporto, biomasse, compostaggio, ecc) che potrebbero solo recare danni incalcolabili e rendere la nostra terra senza futuro.

Giancarlo Guerra

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