- Divieto di accedere alle manifestazioni sportive.

Questa la "condanna" che è stata richiesta dai carabinieri per il padre del giovanissimo calciatore del Real Boccea di Roma che, ieri pomeriggio, ha appellato più volte "sporco negro" il portiere del Civita Castellana, in provincia di Viterbo.

Il padre, anziché redarguire il figlio per le frasi razziste, ha scavalcato la recinzione del campo sportivo e ha aggredito il giovane di colore.

Il sindaco di Civita Castella Gianluca Angelelli ha incontrato il giovane portiere cui sono state rivolte le frasi razziste per esprimergli la solidarietà della cittadinanza.

"E' una frase da condannare quella che ha riecheggiato domenica al campo di Sassacci nel corso di una partita di calcio, oltretutto del settore giovanile. Ho parlato già con il presidente dell'As Calcio Giovanile Civita Castellana - dice il sindaco Gianluca Angelelli - esprimendo tutto il mio disappunto e il rammarico per questa vicenda. Il ragazzo ha tutta la mia solidarietà e quella della cittadinanza. Quanto prima incontrerò i dirigenti della società civitonica e il giocatore per dimostrargli la vicinanza della nostra comunità.

Il giovane, comunque, ha avuto una reazione che pur comprensibile non è giustificabile. Come amministrazione comunale, ci attiveremo per organizzare un incontro con i ragazzi coinvolti in questa vicenda."

Solidarietà al ragazzo è stata espressa anche dal circolo di Rifondazione Enrico Minio di Civita Castellana. "Ci auguriamo - dicono - che certi comportamenti non si ripetano più e che la federazione del gioco calcio si impegni sempre più a infondere alle societa di calcio il rispetto della persona e della convivenza soociale".