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Elezioni provinciali - Faccia a faccia alla Confartigianato - I candidati Pd e Pdl se vojono bbene
Caro Federichino, caro Marcellino
Viterbo - 9 marzo 2010 - ore 4,30

- Marcello Meroi e Federico Grattarola al loro primo incontro.

Galeotta fu la Confartigianato che li fece incontrare. Tra i due aspiranti alla carica di presidente della Provincia, è stata subito reciproca stima e simpatia.

L'esordio in pubblico, ieri, in un faccia a faccia nella sede dell'associazione. Incalzati dalle domande del presidente Stefano Signori e del segretario Andrea de Simone, al termine hanno sottoscritto un documento proposto da Confartigianato, impegnandosi in caso di vittoria, a favorire lo sviluppo dello sportello imprese, un nuovo approccio tra palazzo Gentili e piccole e medie imprese, agevolare l'accesso al credito, uno sviluppo sostenibile e l'aggiornamento professionale.

Un confronto all'insegna del “Caro Federico, caro Marcello”, tanto che su suggerimento di Meroi, andranno insieme, a prescindere da chi vincerà, dal ministro Matteoli a perorare la causa aeroporto.

La percentuale di cordialità è però scesa quando esaurite le domande della Confartigianato, sono iniziate quelle dei giornalisti. In particolare sulla travagliata alleanza Pdl – Udc e sulla non alleanza tra Pd e sinistra per divergenze programmatiche.

Che farà Grattarola se si dovesse andare al ballottaggio? “Il mio programma è questo – sostiene – chi vorrà eventualmente aggregarsi può sottoscriverlo. Non sarò ostaggio di nessuno. Se vinco, voglio stare tranquillo per cinque anni”.

Un punto di rottura con la sinistra è stato lo scalo. “Si può valutare di realizzare un'opera la meno impattante possibile, ma resta una priorità”.

Il programma non è il problema del centrodestra, secondo Meroi. “Su questo, tra Udc e Pdl – osserva – non ci sono difficoltà. Semmai i nodi sono a livello nazionale, regionale e locale tra le due forze politiche. Dopo le elezioni si discuterà serenamente attorno a un tavolo.

Ricordo d'avere governato per due anni e mezzo in Comune con 21 consiglieri su 41, senza problemi.

Apprezzo quanto sostiene Grattarola, ma mettere insieme una coalizione così eterogenea, non va bene. Ricordo che in occasione dei consigli comunale e provinciale congiunti, fu sottoscritta una delibera a favore dell'aeroporto. Avversata da una parte della coalizione che ha sostenuto Mazzoli. Coalizione che ora non c'è, ma che potrebbe tornare in caso di ballottaggio”.

Grattarola (ormai la fase del chiamarsi reciprocamente per nome è superata), non ci sta. “Non è che mi si può fare la paternale – sostiene il candidato Pd – da chi sta insieme per effetto di sentenze. I problemi di programma si superano, quelli personali no”.

Meroi concorda. “Infatti voi in Provincia avete una certa esperienza sotto questo profilo, visti gli assessori che nel tempo avete cambiato”.

Più tranquilla la prima parte, con le domande di Signori e De Simone.

Sull'aeroporto, con entrambe i candidati pronti ad andare a Roma per chiedere tempi certi e finanziamento. Il no a una centrale nucleare a Montalto e il sì alla green economy e fonti rinnovabili, seppure con alcuni distinguo.

Poi il fondamentale sostegno alle imprese locali, attraverso Cofidi. Da rafforzare, compatibilmente con le risorse a disposizione. E una promessa in tema con l'otto marzo. Ci sarà una rappresentanza femminile nella prossima amministrazione provinciale.

Grattarola s'impegna a nominare almeno un assessore donna, Meroi promette una pennellata di rosa alla sua squadra, con modalità da stabilire poi.

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