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Viterbo - Il Pd chiede che lo faccia in tutti i procedimenti in essere
"Il Comune deve costituirsi parte civile"
Viterbo - 9 marzo 2010 - ore 17,00

Riceviamo e pubblichiamo - Ma veramente la Giunta Comunale può ancora temporeggiare nell’avviare le azioni necessarie per vedersi risarcire i danni, diretti e indiretti che ha subito, a causa della pessima gestione amministrativa e contabile, che va dal CEev alle, chiamiomole benevolmente, “disattenzioni” che hanno caratterizzato alcuni atti amministrativi della maggioranza di centro destra che ha governato la città in questi ultimi 16 anni?

Direi proprio di no e proverò a spiegare il perché.

Iniziamo dal Cev, che in quanto a mala gestione fa scuola, con il suo deficit di liquidazione di quasi 4 milioni di euro a cui vanno ad aggiungersi:

i recenti 250.000 euro che l’agenzia delle entrate ha preteso e ricevuto per gravi violazioni contabili, riferite perlopiù a fatturazioni, regolarmente pagate ma che la stessa agenzia non ha trovato collegamento ad alcuna prestazione effettuata;

il danno erariale, quantificato dalla Guardia di Finanza in oltre 10 milioni di euro, dovuto alla non correttezza negli gestione degli appalti di lavori, servizi e forniture da parte della stessa società.

E’ sommariamente per questi ed altri fatti legati alle vicende del Cev che molti amministratori, tecnici e funzionari sono stati indagati sia dalla magistratura ordinaria che da quella contabile (Corte dei Conti).

Ma, come se non bastasse, c’è dell’altro.

Recentemente il Consiglio Comunale è stato chiamato a riconosce una debito fuori bilancio dovuto al crollo del Museo Civico, avvenuto ormai quasi cinque anni fa, per oltre 100.000 euro. Tale importo è servito a mantenere in piedi quel che resta delle strutture del Museo dal 2005 al 2008; attualmente, continuiamo, a pagare circa 30.000 euro l’anno per il noleggio e chissà per quanti altri anni, un vero vitalizio per l’impresa che ha fornito il servizio.

Ma perché soltanto oggi viene iscritto in bilancio l’importo e non negli anni di competenza?

Questa domanda è stata posta alla Giunta da tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, ma la risposta deve ancora arrivare.

Il Consiglio Comunale aveva anche deciso di intraprendere azioni di responsabilità nei confronti di chi è stato causa di queste omissioni. Ad oggi non abbiamo notizie di iniziative prese al riguardo.

Da non dimenticare che è in piedi un’altra causa civile, promossa dalla titolare di una attività commerciale, che è stata costretta a chiudere i battenti a seguito dell’evento e alla quale il Comune si intestardisce a non liquidare l’indennizzo, seppure concordato e quantificato sia dal tecnico del tribunale che dai tecnici di parte in circa 40.000 euro.

Sempre relativamente al crollo del Museo sono stati emessi dalla Procura della Repubblica avvisi di garanzia nei confronti di alcuni tecnici dell’Amministrazione Comunale per “Disastro Colposo” oltre ad un’altra parallela, della Corte dei Conti, che ravvisa un presunto danno erariale di circa 400.000 euro.

Che dire invece del condono edilizio?

La Giunta Marini ha revocato, perché ritenuta illegittima, una precedente deliberazione della Giunta Gabbianelli, che era stata assunta per finanziare il lavoro di un gruppo di tecnici interni per la definizione delle pratiche del recente condono edilizio.

Perché illegittima?

Perché anziché far pagare i 600.000 euro a chi aveva fatto gli abusi edilizi, a sborsare è stato invece il bilancio comunale e quindi tutti i cittadini che con il condono non avevano nulla a che fare.

Tale revoca, avvenuta con oltre un anno di ritardo, da quando il problema è stato sollevato, ha provocato, per tutto il 2009, la completa paralisi della definizione delle domande di sanatoria , con il conseguente mancato introito, per le asfittiche casse comunali, dei conguagli delle oblazioni e degli oneri concessori, che possono quantificarsi, approssimativamente, in oltre un milione di euro.

Quindi danni su danni.

Ma su tutte queste questioni che toccano, ed anche pesantemente, le tasche dei cittadini il Sindaco e la sua Giunta che intendono fare?

E’ proprio per rispondere a questa domanda, che il Gruppo del Partito Democratico e quello di Sinistra e Libertà hanno inserito all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale, una mozione con la quale si chiederà al sindaco di costituirsi in tutti i procedimenti in essere, civili, contabili e penali, per difendere le ragioni e gli interessi dell’Amministrazione Comunale e quindi di tutti i cittadini che sono la vera parte lesa in queste vicende di cattiva amministrazione.

Ultima osservazione in vista delle prossime elezioni amministrative:

Tralasciando tutta la questione sull’apparentamento con l’UDC meglio definita “gioco delle tre carte”, una domanda sorge spontanea: ma è questo il modello che il dl e soci vogliono esportare per il governo dell’Amministrazione Provinciale?

Alvaro Ricci
Consigliere comunale Pd

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