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Viterbo - La denuncia della Lav
Gatti e uccelli impallinati in città
Viterbo - 9 marzo 2010 - ore 5,00

Riceviamo e pubblichiamo - Continuano numerose le segnalazioni di gatti e uccelli impallinati da colpi di carabina e notizie di cani avvelenati nelle zone urbane (Civita Castellana, Montalto di Castro, Viterbo).

Fortunatamente sono fenomeni che sempre più persone considerano odiosi e che sempre più spesso vengono denunciati.

L’uso di armi da fuoco nei confronti di animali è punibile penalmente dalla Legge 189/2004 che non ne ammette il maltrattamento o l’uccisione.

Chi viene condannato rischia fino ad un anno e mezzo di carcere o una multa fino a 15mila euro.

L’uso di armi (incluse balestre o armi ad aria compressa) in aree urbane è vietato dalla normativa vigente in materia di attività venatoria (L. n.157/1992) ed è classificabile anche come atto di bracconaggio se effettuato in zone urbane, su specie non cacciabili e in periodo di divieto venatorio.

In genere gli animali feriti non muoiono subito e, se non curati, si spengono fra atroci sofferenze.

Il consiglio da dare a chi si trovi coinvolto in un esperienza del genere è quello di sporgere denuncia in ogni caso e anche semplicemente contro ignoti. Ciò servirà nel tempo a dare almeno un segnale al legislatore e all’intera comunità locale della necessità di intervenire e monitorare anche rispetto a questi fenomeni degenerativi.

Nello stesso modo patiscono gli animali che cadono vittime dei bocconi avvelenati.

Per questo detestabile fenomeno vige un’ordinanza ministeriale (18.12.2008 e succ. mod.) che impone ai medici veterinari di segnalare immediatamente tutti i casi anche di solo sospetto di avvelenamento ai sindaci i quali, a loro volta, avvertite le forze dell’ordine, debbono intervenire sulle aree interessate con bonifiche tese ad allontanare qualsiasi potenziale ulteriore danno e apporre avvisi evidenti che ne segnalino la contaminazione.

La tempestività della comunicazione e la modalità di operare congiuntamente possono evitare l’avvelenamento di bambini e altri animali oltre alla contaminazione ambientale.

In questo caso il cittadino coinvolto nell’avvelenamento del proprio animale è obbligato a sporgere denuncia all’autorità giudiziaria (polizia, carabinieri, polizia urbana, ecc.).

Ad ogni buon conto la denuncia appare un obbligo, se non altro morale, verso tutti quegli innocenti colpiti da tanta crudeltà.

Christiana Soccini
Responsabile territoriale Lav Onlus
PdR LAV Tarquinia, VT
csoccin@tiscali.it 3491048578 (dopo le h14)

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