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Viterbo - Per i pazienti psichiatrici - La tesi di laurea di Daniele Filippi - Il progetto è stato realizzato a Belcolle
Il cinema come strumento di riabilitazione
Viterbo - 19 novembre 2010 - ore 18,30

- Poco dopo l’orario stabilito delle 9,30, vestito di giacca e cravatta indossati per l’occasione, carico di emozione e di cose da dire, il 24enne Daniele Filippi ha preso un bel respiro e ha iniziato a illustrare la sua tesi di laurea alla commissione giudicante, presieduta dalla professoressa Anna Teresa Giallonardo, neurologa di fama nazionale del Policlinico Umberto I.

Filippo, insieme ad altri cinque colleghi, questa mattina ha finalmente portato a termine il suo corso di laurea in Tecnico della riabilitazione psichiatrica presso la sede di Viterbo della prima facoltà di Medicina e chirurgia dell’università La Sapienza.

Vale la pena soffermarsi sul suo lavoro, che ha visto come relatrice la dottoressa Simona De Simoni e come correlatrice la dottoressa Catia Zucca, in quanto si tratta di una tesi sperimentale sul progetto riabilitativo del Gruppo cinema che dall’aprile 2010 ha coinvolto i pazienti ricoverati presso il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc) dell’ospedale Belcolle di Viterbo.

Un’iniziativa sostenuta dal direttore dell’Unità operativa, Alberto Trisolini, e che è stata affidata a un’équipe multidisciplinare formata da un medico psichiatra, uno psicologo, due infermieri professionali e a un tecnico della riabilitazione psichiatrica tirocinante, vale a dire Daniele Filippi.

“Il lavoro che ho svolto nei sei mesi del mio tirocinio all’Spdc – spiega il giovane neolaureato – voleva individuare, attraverso la raccolta di dati statistici qualitativi e quantitativi, la validità del Gruppo cinema come strumento riabilitativo all’interno di un reparto dove si lavora con pazienti in stato di emergenza o acuzie. Questa esperienza ha rappresentato per tutta l’équipe multidisciplinare una sfida verso la malattia mentale e verso tutti coloro che pensano che con un paziente mentale in fase acuta non si possa lavorare. La tesi sperimentale ha, inoltre, rappresentato un tentativo importante nell’Spdc viterbese di fare un lavoro epidemiologico rispetto ai dati relativi ai pazienti ricoverati. Ho voluto, infine, evidenziare l’importanza della figura del tecnico di riabilitazione psichiatrica all’interno di un gruppo multidisciplinare”.

L’apporto di Daniele al Gruppo cinema è stato determinante nella scelta dei film da proporre ai pazienti, valutata sulla scorta di iniziative analoghe, e nella definizione delle schede di presentazione e valutative, grazie alle quali si è potuto stilare un resoconto scientifico e attendibile sulla bontà dell’operazione.

La significativa adesione dei pazienti al gruppo e la possibilità che venga replicato anche nel 2011, con gli accorgimenti individuati sulla scorta dell’esperienza fatta, si devono anche e in buona parte all’impegno che il giovane 24enne ha messo nel progetto.

“Daniele – spiega il direttore generale della Ausl di Viterbo, Adolfo Pipino – rappresenta al meglio tutti i ragazzi iscritti ai corsi di laura che vedono impegnata la nostra azienda. Il suo lavoro è l’esempio di come si possa entrare in contatto con la realtà ospedaliera e contribuire a migliorare il servizio offerto ai pazienti. A lui e a tutti i suoi colleghi voglio rivolgere con affetto i migliori auguri dal punto di vista lavorativo e personale”.


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