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Viterbo - Comune - In seconda commissione, Pdl in fibrillazione
Assestamento di bilancio, la maggioranza non vota
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 24 novembre 2010 - ore 14,15

Alvaro Ricci
- In seconda commissione la maggioranza si defila. All'ordine del giorno l'assestamento di bilancio. Da approvare entro il 30 novembre.

Ma il centrodestra non dice né sì e né no. Si riserva di votare direttamente in consiglio comunale, il 29. Non esattamente un bel segnale per Giulio Marini e l'assessore Claudio Taglia.

Il Pdl è in fibrillazione, ma non solo. Anche la Lega federalista Tuscia, con Fusco, ha rinviato la decisione, mentre alcuni consiglieri Pdl, come Peruzzi, od Obino (Lista civica), se ne sono andati prima d'arrivare al voto. I presenti hanno detto che ci penseremo.

Mal di pancia per il mancato rimpasto e quindi verso il responsabile al bilancio del Comune, Claudio Taglia è quello che filtra tra i consiglieri di maggioranza.

Dire che c'è disagio, è poco. La truppa mariniana è irrequieta.

Anche perché, accanto ai problemi politici ce ne sono altri di natura diversa e non meno importanti.

C'è da decidere cosa fare di Tusciaexpò. In commissione è stato presentato un quadro già noto e non per questo meno preoccupante.

La società ha perso trecentomila euro nel 2009, altrettanti ne sono previsti nel 2010. C'è da prendere una decisione storica. Chiuderla o ricapitalizzarla.

In entrambe i casi, leggere bene le controindicazioni. “Qualsiasi scelta è drammatica – osserva Alvaro Ricci, vice capogruppo Pd – decidere d'investire su una società che finora ha prodotto solo perdite. Mantenendola, senza che abbia raggiunto il suo scopo, si rischia un altro intervento della Corte dei Conti. Se si chiude, che ne è dei soldi fin qui spesi?”.

Un bel grattacapo. In un momento non esattamente felice.

“Siamo a un passaggio fondamentale – sostiene Ricci – quello del bilancio da deliberare entro il 30 e i consiglieri in commissione decidono di non votare, rinviando tutto al giorno prima della scadenza, il 29, quando è convocata la seduta di consiglio. Probabilmente troveranno una soluzione.

Ma per loro, non per la città”.


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