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Viterbo - Confartigianato
Stress da lavoro correlato, da gennaio adempimento per le aziende
Viterbo - 24 novembre 2010 - ore 16,30

- Andrea De Simone, segretario provinciale di Confartigianato, punta il dito contro l’ennesima incombenza normativa di provenienza europea a carico delle aziende, ovvero l’obbligo, a partire dal 1° gennaio 2011, di misurare il rischio da stress lavoro correlato.

“L’Unione europea – sottolinea De Simone - è sempre più liberale e permissiva nell’aprire il mercato comunitario alle aziende dei Paesi extra Ue e sempre più rigida ed oppressiva verso le imprese europee costrette al rispetto di un numero crescente di regole”.

“La valutazione dello stress da lavoro correlato – continua il Segretario di Confartigianato imprese di Viterbo - è un altro ostacolo per l’attività delle piccole imprese che non dispongono di un’organizzazione aziendale e di personale tale da consentire di gestire questo ulteriore obbligo.

Così, nonostante i buoni propositi che proprio l’Europa ha indicato nello Small Business Act, per le piccole imprese il traguardo della semplificazione normativa si allontana sempre più. Avanti di questo passo, bisognerà creare uno strumento per misurare lo stress da burocrazia degli imprenditori”.

Il segretario De Simone non mette in discussione l’impegno a garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori, ma altrettanto fondamentali sono i principi sanciti nello SBA (Small Business Act) per ridurre gli oneri amministrativi a carico delle piccole imprese e di sostenere le potenzialità di sviluppo delle Pmi.

Per non ripetere l’esperienza di altri provvedimenti inutilmente complessi, come ad esempio il Sistri, Confartigianato sollecita modalità semplificate per l’applicazione delle norme sullo stress lavoro correlato alle imprese che occupano fino a 10 dipendenti.

E chiede l’impegno del Governo e Parlamento ad ingaggiare gli sforzi dell'Unione Europea su concreti obiettivi di crescita e di sviluppo, non sulla misurazione dello stress da lavoro.


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