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Viterbo - Sarà presentata dai comitati il 2 dicembre in Provincia
Circumcimina, pronta una vera proposta
Viterbo - 24 novembre 2010 - ore 18,30

Riceviamo e pubblichiamo - Indetta dai comitati, alla Sala Mostre della Provincia di Viterbo, il giorno 2 dicembre 2010 alle ore 16, si terrà la conferenza per la presentazione della proposta di realizzazione della linea ferroviaria “Circumcimina”.

Presiederà l’assessore ai Trasporti della Provincia di Viterbo Franco Simeone. E’ stato, altresì, proposto ai sindacati provinciali e regionali della categoria dei trasporti di presenziare alla riunione.

L’invito è stato anche esteso ai rappresentanti delle istituzioni locali interessati dal progetto. Sono tre, fondamentalmente le motivazioni per cui riteniamo necessaria la realizzazione di questa ferrovia circolare: Capranica - Fabrica - Vignanello - Vitorchiano - Viterbo - Vetralla - Capranica.

1) La ferrovia Roma Nord, pur essendo una linea a scartamento ordinario (1435 mm ) ed elettrificata alla stesso modo delle linee FS ( 3.000 Volts) è di fatto avulsa dal resto della rete ferroviaria nazionale, non avendo di fatto connessione con essa ( il raccordo di Fabrica ha solo funzione di scambio materiali e non ha nessun interesse per il traffico commerciale ).
Quindi manca l'effetto rete e i viaggiatori possono viaggiare solo sul suo percorso, con evidenti ricadute negative sull'intensità del traffico commerciale.

2) Viterbo ha tre linee ferroviarie, ma senza alcuna possibilità di creare un vero nodo ferroviario, con sottoutilizzazione del vettore ferroviario, sia per scelte commerciali delle FS ( i treni partono / arrivano solo da Viterbo Porta Fiorentina), più centrale per i viaggiatori della linea di Orte, rendendo impossibile arrivare a Viterbo Porta Romana; sia per la mancanza fisica di un raccordo tra la Roma Nord e le linee FS. La potenzialità di avere tre linee ferroviarie è pertanto completamente ignorata e il treno poco usato.

3) L'ospedale Belcolle, il più importante della Provincia, sconta una posizione infelice che lo rende irraggiungibile con i mezzi pubblici dai centri dalla provincia, mentre l'alternativa del mezzo privato si scontra con strade assolutamente inadeguate (da Ronciglione, per esempio, ci vuole quasi lo stesso tempo per arrivare all’Ospedale S.Andrea che a Belcolle) e difficilmente praticabili in inverno.

Di fronte a queste gravi carenze, la proposta che facciamo è molto semplice, ma con ricadute rivoluzionarie per il trasporto pubblico nell'Alto Lazio.

A) Realizzazione di una unica stazione a Fabrica di Roma, comune alla riattivanda linea FS Civitavecchia - Capranica - Orte e alla linea Roma Nord ( adesso le due stazioni sono assurdamente disposte a 150 m di distanza).Il viaggiatore pertanto potrebbe trovare, con adeguate coincidenze, treni per Orte/Capranica - Civitavecchia/ Viterbo/ Civitacastellana/Roma, più l'attestamento di un servizio di autobus integrato.

B) Connessione, da realizzarsi a nord della stazione di Viterbo Porta Fiorentina, tra la linea FS e la linea Roma Nord, con abbandono dell'attuale stazione viterbese della Roma Nord.

C) Creazione di una fermata, sulla linea FS Roma - Viterbo ( Viterbo Ospedale Belcolle ) a servizio appunto dell’Ospedale, con la creazione di un percorso meccanizzato ( People Mover ) per superare la distanza di circa un km tra la fermata e l'ospedale.

D) Riapertura delle stazioni / fermate di La Quercia, San Martino, Vico Matrino; realizzazione di una fermata ( Viterbo piazza Crispi) a servizio del centro storico con tappeti mobili.

I treni, con caratteristiche di convogli metropolitani/suburbani ( elevata accelerazione e frenatura, facilità di accesso ai treni in piano) effettuerebbero il percorso Capranica - Ronciglione - Caprarola - Fabrica di Roma - Corchiano - Vignanello - Vallerano - Soriano nel Cimino - Vitorchiano - Bagnaia - La Quercia - Viterbo (Porta Fiorentina - San Faustino - Porta Romana – Ospedale Belcolle) San Martino - Tobia - Vico Matrino – Capranica ovviamente nei due sensi.

La tratta Capranica -Viterbo per sopperire al maggior traffico, andrebbe attrezzata con scambi da 60 km/h sul ramo deviato e tronchini di sicurezza a Vico Matrino, Vetralla e San Martino, permettendo così incroci con il minimo perditempo.

In conclusione si realizzerebbe una metropolitana provinciale, che permetterebbe in una manciata di minuti di raggiungere capillarmente il capoluogo, l’ Ospedale di riferimento e un gran numero di centri, oggi di fatto isolati dal mezzo pubblico e con una rete stradale assolutamente carente.

Raimondo Chiricozzi, Ennio La Malfa, Gabriele Pillon, Giacomo Traini


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