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Consiglio provinciale - Approvata all'unanimità una mozione presentata dall'assessore Simeone
Cinipide, chiesto stato di calamità
Viterbo - 25 novembre 2010 - ore 15,40

- Questa mattina il consiglio provinciale ha approvato all’unanimità una mozione presentata dall’assessore all’Agricoltura, Franco Simeone, per il riconoscimento, da parte della Regione Lazio, dello stato di calamità nel settore castanicolo e coricolo della Tuscia in generale e dei Cimini in particolare, ai sensi del D.L. 102/2004.

L’assise di Palazzo Gentili ha anche chiesto la costituzione di un fondo per l’indennizzo del disagio economico da riconoscere alle aziende e alle famiglie occupate nei settori in crisi, impegnandosi allo stesso tempo a istituire, insieme all’assessorato regionale all’Agricoltura, un centro di produzione regionale del Torymus Sinensis, l’insetto antagonista naturale del cinipide del Castagno, responsabile dello squilibrio ambientale delle zone infestate.

Secondo il consiglio provinciale, è oggi più che mai necessaria l’emanazione di una direttiva regionale per la regolamentazione dei trattamenti fitosanitari.

Una direttiva in base alla quale i Comuni della provincia possano predisporre ordinanze di sospensione dell’impiego di sostanze che, sebbene ancora certificate per l’uso sul castagno, vanifichino, danneggino o ritardino il programma di riequilibrio dell’ecosistema già approvato e finanziato dall’amministrazione regionale del Lazio e dall’assessorato all’Agricoltura della Provincia di Viterbo con il lancio del Torymus Sinensis.

I consiglieri provinciali auspicano quindi che i controlli da parte degli organi preposti possano essere intensificati, affinché le direttive regionali e le ordinanze sindacali siano rispettate e affrancate da forme di raggiro e da diverse tipologie di trattamenti alternativi.

L’assise provinciale, infine, ha votato per un impegno della giunta provinciale volto a trasmettere il documento approvato alla Regione Lazio.

Ritengo giusto che la Provincia – afferma l’assessore all’Agricoltura, Franco Simeone - manifesti il proprio impegno, per quanto di sua competenza, nel cercare di ottenere gli obiettivi di ripresa economica e produttiva delle aziende agricole danneggiate dal manifestarsi dell’emergenza cinipide e dalle avversità atmosferiche della scorsa primavera”.

“Dai dati in nostro possesso – continua – le castagne e le nocciole dei Cimini sono oggi ridotte al 10% rispetto alla produzione di sempre. Un problema che è stato ancor più accentuato dal maltempo che ha colpito il territorio in questo ultimo periodo. Per questo siamo ricorsi alla richiesta, alla Regione, dello stato di calamità”.

L’assessore ha poi rimarcato il ruolo fondamentale del settore agricolo: “L’agricoltura è un bene essenziale per la Tuscia – conclude Simeone – e occorre aiutarlo, anche perché rappresenta una buona fetta dell’economia locale. Fino ad oggi il settore agricolo è stato considerato la cenerentola della regione, ma adesso è ora che le istituzioni si adoperino ancora di più per sostenerlo”.


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