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Viterbo - Questo il tema della conferenza alla scuola sottufficiali di ieri
Prociv, al via la collaborazione tra Cri ed esercito
Vterbo - 26 novembre 2010 - ore 12,10

Un'immagine della conferenza
- "Croce rossa e forze armate nelle attività di cooperazione civile e militare negli interventi di protezione civile – Cocim”.

Questo il tema della conferenza, organizzata dal comitato provinciale della Croce rossa italiana di Viterbo e dalla scuola sottufficiali dell’esercito che si è tenuta ieri mattina, nella cornice della caserma Soccorso Saloni, sede della scuola sottufficiali dell’esercito.

Il generale di divisione Roberto Ranucci, comandante della scuola, nel salutare le autorità intervenute, tra cui il commissario regionale Cri Lazio Maria Antonella Piacente e del commissario della Cri di Viterbo Luca Pompei, ha aperto i lavori dando la parola a Giovanni Ferrari – funzionario del ministero dell’Interno – che ha trattato il concetto di difesa civile, gli attori che ne fanno parte, le finalità perseguite attraverso strumenti quali la pianificazione e il coordinamento in situazioni di emergenza.

Leonardo Carmenati, capo dipartimento delle attività socio-sanitarie e operazioni in emergenza della Croce rossa italiana – ha, invece, presentato quelle che sono le attività di competenza della Croce rossa italiana nel servizio nazionale della Protezione civile e la struttura permanente, sul territorio nazionale, dei centri interventi d’emegenza che rappresentano la cosiddetta risposta ai disastri da parte della Croce rossa italiana, soprattutto nell’immediatezza degli eventi e che può contare sulla disponibilità di oltre 10mila mezzi (di cui 4.500 ambulanze) e oltre 150mila volontari.

Tommaso Di Marco, ufficiale proveniente dal Multinational Cimic Group di Motta di Livenza (Tv), ha chiuso la conferenza con un intervento mirato a illustrare i principi di base che regolano la funzione Cimic prima, durante e dopo la condotta di operazioni militari Nato a seguito di interventi di crisi (Crisis Response Operations).

In particolare, dopo aver spiegato la natura e le funzioni svolte in Patria da un Reggimento nuovo e multinazionale quale quello di stanza a Motta di Livenza ha focalizzato l’attenzione sul complesso e difficile teatro afgano dove dal 2005, all’interno del Prt (provincial Reconstruction Team) di Herat, opera ininterrottamente un Cimic center che, in costante collegamento e coordinamento con la Cooperazione Italiana e con tutti gli attori civili impegnati in quella lontana provincia, porta avanti con dedizione e determinazione l’opera di ricostruzione del territorio attraverso interventi mirati nei settori della governance, sicurezza e sviluppo.

Le tematiche e gli argomenti trattati hanno suscitato un grande interesse nei frequentatori di corso dell’Istituto e negli allievi della scuola marescialli dell’aeronautica militare - presenti nella circostanza - che hanno così avuto modo di approfondire le conoscenze sull’intensa attività di cooperazione civile/militare negli interventi in ambito nazionale e, soprattutto, nei teatri operativi all’estero dove i futuri comandanti di plotone saranno chiamati ad operare.


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