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Viterbo - L’iniziativa umanitaria si svolgerà fino alla metà del mese di dicembre
Dieci operatori Ausl in missione in Bolivia
Vterbo - 26 novembre 2010 - ore 13,30

I medici in Bolivia
- Ore 8: tutti sul campo di lavoro, chirurghi e infermiere in sala operatoria, i medici nei rispettivi ambulatori.

Non è un servizio che quotidianamente si eroga in uno degli ospedali della provincia di Viterbo, ma è quanto sta succedendo a Santa Cruz de la Sierra e in altre parti della Bolivia dove anche quest’anno, come succede da circa dieci anni, un gruppo di medici e infermiere della Ausl di Viterbo sta prestando la sua opera in una missione umanitaria.

L’iniziativa, che si protrarrà fino alla metà di dicembre, vede la partecipazione ideale anche dell’ordine dei medici di Viterbo che ha donato un elettrocardiografo e un monitor per laparoscopia alle strutture sanitarie boliviane. L’organizzazione della missione all’estero è coordinata dal dottor Francesco Rubino e si sta svolgendo su vari livelli.

Il più importante è relativo agli interventi di chirurgia generale e laparoscopica, effettuati in collaborazione con i chirurghi e gli infermieri locali anche allo scopo di addestrare e aggiornare il personale, con una media di 15 – 20 operazioni al giorno rivolte alla popolazione più povera. Strategica è, inoltre, l’attività scientifica universitaria che prevede lo svolgimento di lezioni, relazioni e convegni sulle patologie tiroidee, sul diabete, sulla cardiologia pediatrica e sulla chirurgia della parete addominale.

Infine, è doveroso evidenziare anche la consulenza specialistica endocrinologica e diabetologica, pediatrica e cardiologico-pediatrica garantita alle persone più bisognose con circa cento prestazioni al giorno.

Due sono le èquipe di chirurgia impegnate nel progetto, una italiana e l’altra boliviana del gruppo Amar (Agrupacion medica de accion rural). Questa squadra, costituita da medici volontari, specialisti in varie branche e da personale laico, rappresenta una emanazione del Rotary Club di Santa Cruz.

Mensilmente il gruppo si reca in paesi periferici, privi della pur minima assistenza sanitaria, per offrire gratuitamente la sua opera. Quest’anno le attività periferiche, realizzate in collaborazione con il personale della Ausl di Viterbo, si sono svolte a San Josè de Chiquito, nelle Missioni Gesuitiche, a Santa Rosa de Jacuma nella foresta amazzonica, a Yacuiba nel Chaco boliviano, a Guayaramerin nella foresta amazzonica ai confini con il Brasile e nel territorio di Vallegrande, integrandosi con l’Hospital Universitario Japonès di Santa Cruz.

Un grazie particolare va alle persone che hanno reso possibile lo svolgimento di questa iniziativa lodevole e che, mai come questa volta, vale la pena di nominare, una a una.

Grazie, dunque, al chirurgo Vincenzo Bruni, al cardiologo pediatra Sandro Marenzoni, all’anestesista Sergio Gaudino, alla fisioterapista Giuliana Manini, al diabetologo-endocrinologo Nunzio Zagari, e alle infermiere Anna Lisa Mattei, Antonietta Ottavianelli, Maria Piacentini e Rosaria Pinto.


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