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Vitorchiano - Assemblea pubblica sul problema dell'arsenico con il sindaco Ciancolini
E per fortuna che non c'è Talete...
Viterbo - 26 novembre 2010 - ore 16,35

Il sindaco Gemini Ciancolini
Riceviamo e pubblichiamo - Si è svolta nel pomeriggio di ieri presso il multisala di Vitorchiano l’assemblea pubblica per fare il punto sulla concentrazione di arsenico nella acque pubbliche vitorchianese.

Presenti all’incontro oltre al sindasco Ciancolini e alcuni esponenti di minoranza l’esperto dell’Istituto Cnr Pettine, che ha largamente illustrato e analizzato le problematiche legate alla presenza di arsenico nelle nostre acque.

Apre la seduta il sindaco Ciancolini, ricordando come nei giorni scorsi sia stato aggetto di richiami intimidatori da parte di indubbi personaggi della politica viterbese, affinchè ritirasse l’ordinanza che revoca la potabilità delle acque, considerando che l’arsenico è un problema che interessa 57 comuni su 60 della Tuscia, per cui l’Ato, per cui Talete.

In consiglio comunale maggioranza e opposizione si sono schierati all’unanimità a favore della tutela dei cittadini, vagliando una serie di provvedimenti per ridurre il quantitativo del dannoso metallo.

Non escludendo l’eventualità di un aumento delle tariffe in bolletta. Ribadendo e rassicurando i cittadini che qualunque spesa affrontata sarà discussa convocando un nuovo incontro con la popolazione.

Maurzio Pettine, direttore dell’Istituto di ricerca sulle acque ha spiegato come il quadro normativo sia variato negli anni e il progressivo interessamento da parte dalla Comunità europea impartendo delle direttive a tutti i paesi membri sulla base dei progressi scientifici.

Nel 1998 venne stabilito il limite di 10 microgrammi per litro, i tempi tecnici per l’adeguamento furono fissati per il 2003 secondo le indicazione dell’Organizzazione mondiale della sanità.

Nel 2003 venne concessa una prima deroga che non fu sufficiente per escluderne una seconda, mentre nel 2009 la Comunità europea ha negato la deroga a quei paesi che superassero i 20 microgrammi al litro, tra cui l’Italia.

L’aspetto più preoccupante deriva dalle proprietà cancerogene dell’arsenico. La dose tollerabile è definita in 2 microgrammi per kilogrammo di peso, se consideriamo che l’arsenico è presente in molti cibi un bambino è maggiormente esposto ai danni che comporta.

L’Alto Lazio essendo un territorio di origine vulcanica risulta maggiormente esposto ai limiti dei 10 microgrammi. Ci sono tecnologie ampiamente sperimentate che riducono notevolmente la presenza di arsenico nelle acque, tra cui le tecnologie a osmosi inverse e di assorbimento.

A Vitorchiano la concentrazione di arsenico varia dai 17 ai 21 microgrammi per litro mentre fino a due mesi, prima dell’inizio delle piogge i parametri erano sui 10 microgrammi.

Per cui di poco superiore alle norme stabilite. Il problema persiste soprattutto per i bambini, ma al bando inutili allarmismi. L’acqua può essere utilizzata ai fini domestici.

Il sindaco Ciancolini prevede un tempo di risoluzione del problema non superiore ai 20 giorni. Numerosi sono stati i cittadini preoccupati dall’eventuale ingresso di Vitorchiano in Talete, che come ha sottolineato il primo cittadino non avrebbe permesso di varare ordinanze di non potabilità dell’ acqua, non potendo garantire i tempi della revoca.

Conclude il sindaco ribadendo che fino a quando ci sarà l’amministrazione Ciancolini Vitorchiano non entrerà in Talete, mantenendo l’autonomia di decidere per l’interesse dei propri cittadini.

L’amministrazione comunale


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