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Viterbo - Insogna (Pd) al sindaco sull'eventuale privatizzazione
Cimiteri, se ne discuta in consiglio
Viterbo - 26 novembre 2010 - ore 20,00

Sergio Insogna (Pd)
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Srrgio Insogna indirizzata al sindaco - Come lei avrà sicuramente notato inserito all'Odg dei prossimi consigli comunali è inserita una mozione che riguarda la privatizzazione del cimitero di San Lazzaro e dei cimiteri delle frazioni Bagnaia, San Martino, Grotte Santo Stefano, Sant'Angelo, Roccalvecce e Fastello.

E' un argomento importante di cui è stato investito e dovrà discutere l'intero Consiglio, oltre questo centinaia di cittadini stanno democraticamente e civilmente sottoscrivendo una richiesta destinata alla sua persona.

Per cui credo che per rispetto, stile e senso democratico delle istituzioni lei abbia il dovere morale ma anche amministrativo di ascoltare quanto uscirà dal dibattito politico all'interno del massimo organo di rappresentanza elettiva cittadino, e di considerare anche le centinaia di richieste di privati cittadini che si sono sentiti in dovere di sollecitarle una decisione equa che non penalizzi la città.

Siccome voci di corridoio comunale danno per imminente la pubblicazione del bando che riguarda la privatizzazione dei servizi cimiteriali, della gestione del tempio crematorio e della sala autoptica, io le chiedo ufficialmente, appellandomi anche alle norme di buon senso politico e di rispetto dei ruoli, di attendere e prendere una decisione dopo aver permesso a tutti i consiglieri comunali di potersi esprimere e magari votare a favore o a sfavore della mozione di cui sopra.

Dico questo perché del tutto evidente che c'è “ qualcuno”, parlo della parte tecnica, che ha fretta di procedere a questa operazione amministrativa, che come avrà capito io non condivido, solo per il fatto che dal punto di vista gestionale ed organizzativo per lui ci sono meno problemi, e meno problemi lui ha da gestire e meglio sta.

Sarebbe opportuno che la parte politica facesse intendere a quella tecnica che le scelte le fanno gli amministratori, scelte difficili, importanti e che offrono occasioni di sviluppo economico e lavorativo, scelte strategiche e funzionali al valore dei servizi che si vanno a gestire, scelte di cui la politica di assume l'onere e l'onore.

Non si può permettere a qualsivoglia funzionario comunale di operare anche le scelte politiche e amministrative, non compete loro e noi glielo dobbiamo dire con forza e vigore.

Lei per primo lo deve fare.

Quindi le chiedo con serenità ma con la solita onesta intellettuale che lei spesso mi riconosce di permetterci di discutere tranquillamente e liberamente di una scelta importante, che attiene i nostri affetti più cari, la nostra memoria,la nostra religione, la nostra storia e la nostra cultura.

Una volta che il consiglio comunale avrà preso la sua decisione, la parte tecnica si adeguerà alla decisione politica e non come spesso accade che la parte politica si deve adeguare a quella tecnica.

Confido nella sua sensibilità e nel rispetto amministrativo che un sindaco dovrebbe avere per i propri consiglieri comunali.

Chiedo anche al nostro presidente del consiglio di poter intervenire, per quanto gli compete nella questione, al fine di evitare una forzatura ed uno sgarbo amministrativo che non serve a nessuno.

Facendogli presente sin da ora che chiederò ai colleghi consiglieri la possibilità di anticipare la discussione di detta mozione nella seduta del giorno 3 dicembre prossimo.


Sergio Insogna
Consigliere comunale


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